KATHERINE JOHNSON LA DONNA CHE CI FECE ANDARE SULLA LUNA

 


Oggi scrivo il secondo profilo della settimana, per rientrare del ritardo con cui ho pubblicato il precedente. Passo a qualcuno che nella scienza comunque lavorava, anche se in una branca completamente differente.


Oggi pariamo di Katherine Creola Johnson

Nasce il 26 agosto del 1918 da Juylette Roberta Lowe Coleman, insegnante, e Joshua McKinley, boscaiolo e tuttofare presso l'unico albergo della città di White Sulphur Spring, nella contea di Greenbrier in Virginia Occidentale, ultima di quattro figli.

Fin dalla prima infanzia la giovane Katherine dimostrò una intelligenza brillante e versata per lo studio; i genitori ne furono entusiasti e la incoraggiarono negli studi soprattutto della matematica, che era la sua materia prediletta, e dato che nella contea in cui risiedevano i bambini di colore non avevano assicurata una istruzione che li seguisse oltre la scuola dell'obbligo, la famiglia decise di trasferirsi nella contea di

Kanawha, dove tutti i piccoli Coleman vennero iscritti al Liceo di Istitute, una scuola posta all'interno del campus del West Virginia State College, università storicamente afroamericana. La Johnson si dimostrò subito una bimba prodigio riuscendo a prendere il diploma di scuola superiore a 14 anni passando quindi subito a frequentare il WVSC a 16 anni. Usufruì di tutti i corsi di matematica disponibili all'interno del college, e furono molti i professori che le fecero da mentore, tra cui la matematica e chimica Angie Turner King che l'aveva già notata e seguita ai tempi del liceo, e  W.W. Schieffelin Claytor, matematico, primo tra i laureati di colore, che creò dei corsi di matematica specifici per la piccola Katherine. La piccola ripagò le attenzioni laureandosi al collage a soli 18 anni in matematica e francese con la Magna cun Laude.

era il 1937 e con la sua laurea in mano si trasferì a Marion, sempre in Virginia, per insegnare presso una scuola pubblica per afroamericani. Nel 1939 Sposa il suo primo marito, James Goble che la supportò nella sua scelta di lasciare l'insegnamento per iscriversi all'università di matematica, dove fu la prima donna a superare le barriere razziali che caratterizzavano le università della virginia iscrivendosi a Morgantown nella contea di Monogalia, e fu l'unica donna e una dei tre studenti afroamericani a riuscire a superare le selezioni della scuola di specializzazione, create dal presidente dello Stato  della Virginia Occidentale per permettere di integrare i ragazzi di colore nelle scuole di specializzazione. Purtroppo dopo solo un anno dovette lasciare la scuola perché rimasta incinta della prima delle tre figlie. Riuscì a tornare a scuola solo quando le figlie furono abbastanza grandi, frequentando  almeno fino al 1952, quando uno dei conoscenti di famiglia gli fece saper che al West Area Computing all-black, presso il laboratorio di Langley del National Advisory Comitee for Aeronautics (NACA), che in quel momento era guidato dalla collega Dorothy Vaughan, cercavano del personale per un ampliamento dovuto al nuovo carico dicalcoli.

 Interessata alla proposta e sempre con l'appoggio del marito, spostarono la famiglia a Newport New, in

Virginia, cominciando a lavorare nel 1953 dove fu messa a lavorare sui calcoli  di manovra della divisione della ricerca del voli, per poi passare, nei successivi quattro anni, ad analizzare i test di volo studiando gli incidenti aerei causati dalla turbolenza di scia. Il gruppo di lavoro che si occupava di questi calcoli era composto da donne di colore conosciute come "calcolatrici di colore " (colored calculator) soggette alla discriminazione raziale e per queste tenute a mangiare, lavorare ed usare i servizi igienici in luoghi separati da quelli dei loro colleghi bianchi, almeno fino al 1958 quando finalmente le cose subirono una modifica. Purtroppo mentre stava concludendo questo lavoro il marito morì di cancro nel dicembre del 1956. 

Nel 1957 il lancio dello Sputnik influenzò la vita della Johnson: avendo lavorato per un compendio di una serie di conferenze degli ingegneri della Flight Research Division, ed avendo lavorato con alcuni

ingegneri del gruppo, venne aggiunta "con il programma" quando la NACA divenne NASA. Nel 1958 venne assegnata ai calcoli come ingegnere aerospaziale, calcolando, tra le altre cose, la traiettoria del primo volo spaziale con equipaggio, assegnato ad Alan Shepard, e nel 1961 la finestra di lancio per la missione Mercury, calcolando diagrammi di backup per gli astronauti in caso di guasto elettronico.

Ne 1959  Katherine si risposò con il tenente colonnello James A. Johnson con cui rimase sposata per oltre sessanta anni, fino alla morte di lui, e nel contempo continuando  lavorare per la NASA.

Nel 1962, quando si utilizzarono per la prima volta i calcolatori elettrici per il calcolo orbitale della Mercury Frendship7, lo stesso Glenn gli chiese di rifare i calcoli " Se lei dice che vanno bene, allora sono pronto ad andare.". In seguito lei stessa lavorò sui computer digitali e la sua precisione aiutò all'aumento della fiducia nel mezzo. Calcolò anche la traiettoria della missione Apollo 11, di cui seguì l'allunaggio, ed i primi passi degli astronauti, su un piccolo schermo durante una riunione a Pocono Mountain. Nel 1970 sempre lei calcolò le procedure ed i grafici che aiutarono l'equipaggio dell'Apollo

13 a rientrare sani e salvi dopo la sfortunata interruzione della missione. Lavorò anche sui calcoli per i viaggi degli Space Shuttle, l'Heart Resources e per una missione su Marte. Nel 1979 prima che si ritirasse in pensione dalla NASA la sua biografia ebbe un posto d'onore nelle liste degli afroamericani che si sono distinti nel campo della scienza e della tecnologia.

Nel 2015 il Presidente americano Obama le assegnò una delle 17 Medaglie della Libertà, ed intervistata sul suo lavoro lei disse " Io conto, conto tutto. Conto i passi che faccio per strada, quelli per andare in

chiesa, il numero dei piatti e delle stoviglie che lavo, le stelle nel cielo. Tutto ciò che può essere contato io lo conto" Nell'anno seguente le venne intitolato il nuovo impianto Khaterine G. Johnson Computational Research, nel 55° anniversario del lancio si Shepard 

Ciò che la rendeva veramente orgogliosa era il suo contributo al lancio della missione Apollo 11: "Stavamo andando sulla Luna ed io ho computerizzato il cammino verso la meta."

Ha collaborato ad ameno 26 tipi di pubblicazioni, ha scritto libri, ed ha ricevuto un incredibile numero di premi e di riconoscimenti.

Si è spenta all'età di 101 anni nel 24 febbraio del 2020, in una casa di riposo di Newport News, vicina alla sua famiglia ed ai suoi ricordi.





Katherine Johnson Biography | NASA

Chi era Katherine Johnson, la donna che ci portò sulla Luna (sciencecue.it)

Katherine Coleman Johnson* | enciclopedia delle donne

Katherine Johnson - Wikipedia



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