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Visualizzazione dei post da 2012

strano Natale

non ho ancora fatto i regali di Natale.  per la maggior parte di voi sarà una notizia che cade tra le altre, in fondo la maggior parte delle persone fa i regali la sera prima, di corsa, prendendo quello che capita, solo perchè il regalo è un obbligo per la festa. chi mi conosce invece sa che è sintomo di qualcosa che va male, molto male. io i regali li comincio a pensare a gennaio praticamente, e duirante l'annno li accumulo, tanto che di solito ad ottobre LUI comincia a sbraitare per i pacchetti che gli invadono casa e che non li vuole più vedere, e che il Natale dovrebbere essere una festività decennale e via dicendo. ma per me il Natale è uno stato dell'anima, uno stato di grazia in cui sono praticamente tutto l'anno ma che nel mense di dicembre acquista uuno spessore quasi fisico, una sensazione di gioia che a stento contengo. di solito. ma quest'anmno non ho ancora fatto un regalo. quest'anno è la prima volta nella mia vita in cui l'avvicinarsi di Na

facciamo polemica

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facciamo anche oggi un po di polemica che ci stà bene. io vengo da Grosseto, una piccola cittadina molto provinciale della bassa toscana. è una bella cittadina anche se è la morte sociale: pulita e tranquilla, ha una popolazione che vira all'anziano ma non manca di nulla. venendo da una realtà del genere si capisce come una città della categoria di Roma possa accecare nelle sue mille luci. però è anche vero che proprio venedo da una realtà del genere si vedo le mille storture che non ci si aspetterebbe da una grande ed evoluta metropoli, o almeno da una città che vorrebbe essere riconosciuta come tale. parlo di piccole cose, come che so la carta di identità tipo card che a Grosseto fanno da anni e che ancora non sanno cos sia a Roma, parlo di computer in rete in ospedali piccoli come Massa, vicino a Grosseto, mentre a Roma un reparto non sa cosa stia facendo la sua sala operatoria, e la segreteria non sa gestire nessuna delle due, senza parlare dello spreco assurdo di carta

anche oggi moriamo un poco

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anche oggi come ogni mattina, giunta al lavoro prima di cominciare ad immergermi in cifre ed orari ho dato un ascorsa al giornale, tanto per tenermi aggiornata, ed anche oggi purtroppo mi sono ritrovata di fronte alla solita storia di maltrattamenti, dolore e morte in una coppia, con lei dalla parte della vittima, anche se questa volta prima di morire lei ha preferito uccidere lui. inutile fare nomi o dare riferimenti, ogni giorno si possono trovare su qualsiasi giornale storie uguali a questa. lei che si innamora di lui, e lui che, prima, si mostra come una persona tranquilla ed equilibrata, almeno fino a che non scatta il senso di possesso che lo fa diventare una bestia, perchè solo di bestie si può parlare, con tutto il rispetto per le bestie. un violento che per dimostrare la propria superiorità, il proprio dominio in casa, o per sfogare le proprie frustrazioni, usa la donna che gli stà accanto come mezzo di sfogo, come oggetto, come pungiball. o peggio una persona che acc

UN SOGNO

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stanotte ho sognato di essere morta. ero di fronte al ponte sull'arcobaleno, quello che divide la terra dei vivi da quella dei morti per gli animali. lo attraversavo e dall'altra parte, ad aspettarmi, c'erano quegli animali a cui ho voluto molto bene nella mia vita. c'era prima di tutto Molly, la mia bellissima Pastore Torvonou, il cane della mia infanzia, che ho avuto quando avevo un anno e che è cresciuta con me come una sorella, intelligente al punto che se avesse potuto parlare sarebbe stata meglio di molti umani che ho conosciuto. era di nuovo nella sua giovinezza, bella come il sole, bionda come una svedese, con zampe agili e leggere, piena di voglia di correre e giocare. accanto c'era Drago, il mio Maincoon trovatello, il gatto più bello del mondo ed anche lui di una intelligenza particolare. bello come era nei suoi momenti migliori, col folto pelo rosso ed oro che si muoveva piano nel dolce vento, la lunga e spumeggiante coda a punto nterrogativo come s

AMARE IL PROPRIO CORPO

oggi giravo per i giornali, prima di iniziare a lavorare, un piccolo intermezzo mattutino che mi concedo dalle sette e mezzo alle otto, anche perchè sono ancora troppo impastata di sonno per capire molto. e mentre giravo ho trovato qualcosa di veramente bello: il blog di una ragazza che ha creato, credo di aver capito, un movimento che invita ad amare il prorpio corpo, anche se si è di taglia extra, come lei stessa dice di se. è stato molto bello vedere qualcuno che ha avuto il coraggio, anche in America, dove nonostante l'altissima percentuale di persone normalmente morbide o grasse se non obese, si esalta la figura anoressica, dicevo vedere qualcuno che ha avuto il coraggio di dire basta, io non ci stò. questo è il mio corpo, se a voi non piace a me non importa perchè è il MIO corpo non il vostro. voi dovete convivere con il vostro e con le vostre paure di ingrassare, di deventare qualcosa che non volete, ma a me non importa, questo è il mio corpo ed io lo amo. farò il posib

oggi parliamo di AGOPUNTURA

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oggi voglio parlare di una pratica che fino a qualche tempo fa non aveva assolutamente riscosso la mia fiducia, almeno non completa, ma che oggi mi vede molto meno scettica. parlo dell'agopuntura. credo che chiunque almeno una volta abbia sentito parlare di agopuntura, di quella cosa dove ti piantano degli aghi in punti particolari e tu guarisci da quello che ti curavano. be, non è proprio così quindi voglio prima spiegare cosa sia l'agopuntura e poi darvi il mio punto di vista della cosa. Delle reali origini di questa pratica si sa poco o nulla, visto che la storia si perde nel tempo e si mescola alla leggenda. Basti dire che i testi più antichi che ne parlano, databili al 2500 a.c., fanno continuamente riferimento agli "Antichi testi" da cui traggono insegnamento e di cui non si ha traccia alcuna. la sua applicazione in Cina ha una lunga storia ed una lunga evoluzione, mentre nell'europa, quando i primi seri contatti vengono messi in campo, si crede p

donne

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oggi voglio parlare di donne. discorso complesso e virtualemnete infinito ma ci sono volte in cui si devono affronatere anche compiti che paiono improponibili. quindi parliamo di donne. madri, mogli, sorelle amiche, amanti, puttane, schiave, libere, assistenti, consolatrici, la benedizione del cielo, la maledizione dell'inferno, la pietra d'angolo della famiglia, la disperazione fatta umana, il desiderio di ogni uomo, la sua dannazione, le donne insomma, noi. siamo sempre presenti, esaltate come le portatrici di vita eppure spesso, sempre più spesso bistrattate, uccise, spezzate violate, infangate schiavizzate. le donne fanno così paura che non deve essere permesso loro di parlare o di mostrare la loro espressione di condanna quidi vengono celate dietro un velo, le donne non devono avere possibilità di scelta quindi vengono chiuse in casa, le donne non devono poter avere una vita completa e scelta da loro quindi vengono licenziate se scelgono di essere madri, le donne no

oggi non è giornata

la settimana si conclude in manieta tirata, con una stanchezza che nell'arco della settimana si è andata accumulando su una situazione sempre più disastrata. comunque ho quasi finito di fare i cicli di agopuntura ed oggi mi farà le punture omeopatiche nei punti di inserizione degli agli. sono piuttosto preoccupata, perchè se già quando mi mette gli aghi sento dolore, che devo pensare sentirò quando oltread infilare gli aghi mi ci ignetterà anche il liquido? non mi sento molto pronta per l'esperimento, oltre tutto da affrontare in solitudine perchè LUI è solo e non si può allontanare. oltre tutto sono tre giorni che ho problemi di tachicardia e ho un mal di testa e di denti che mi stà facendo veramente impazzire. che splendida gornata. e stasera dovrei anche essere pronta per andare a giocare. mica lo so dove riesco ad arrivare con il fisico che mi ritrovo. comunque sono alla ricerca di materiali per cominciare a mettere in piedi un paio di progetti steam che se riesco

ben ritrovati e...oggi si parla di giardini

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rieccomi dopo la luuuunga pausa estiva. in effetti la colpa è condivisa, da una parte l'estate si stà protraendo molto più del lecito togliendomi quel poco di forze che raccimulo alla mattina per il lavoro, dall'altra io ho avuto poca voglia e quindi ritorno che oramai l'estate è, almeno sulla carta, andata. e ritorno con un argomento che ho maturato in questa lunga estate romana. a causa della pochezza di fondi e della grandezza dei problemi fisici la mia estate è stata molto romana, e molto stanziale, ma ho avuto la possibilità di passeggiare per le zone che dovrebbero essere verdi della capitale. e sapete che cosa ho coperto? che quasi tutte le zone verdi hanno assunto una nuova fragranza: odor di merda di cane. si perchè i signori e le signore che hanno un allegro cucciolotto da portare a paseggio, anche quelli bravi armati di palettina, e sono pochi posso assicurarlo, pensano bene, quando il loro amato beniamino abbassa il deretano in una aiuolina, in un pezetti

BRUTTI PENSIERI

a volte ho quellI che pudicamente si chiamano bruttI pensieri. non sono ancora giunta a pensare alla mia eliminazione in maniera attiva, non mi sono chiesta ancora se sia meglio prendere una dose massiccia di sonniferi o tagliarmi le vene in una vasca di acqua calda, ma a volte, come se fosse una cosa normale, mi capita di pensare, mentre salgo una scala, quanto dovrei cadere per chiudere i giochi, o mi capita di pensare che potrebbe venirmi un bell'infarto, in fondo anemica come sono potrei avere un eccessivo calo di ossigeno nel sangue. oppure un bel colpo e giù, però una cosa rapida, pulita, non come la mia collega che ha avuto una emoragia cerebrale e che sono due mesi che si trascina in coma sul letto di un ospedale, ce he anche se si sveglierà non sarà mai più la stessa persona di prima. no  vorrei qualcosa di pulito, di rapido, come un bel camion che mi passa sopra, na caduta dal sesto, settimo piano. discorsi veramente macabri. quando dico al mio psichiatra che ho brutti

disagi cittadini

a volte me lo chiedo proprio: ma i romani romani, si accorgono di quanto sia rumorosa la loro città? una città frenetica,vitale indubbiamente, ma così rumorosa, ad ogni ora del giorno e della notte. ci sono sere in cui mi metto a letto e posso tranquillamente vedere quasi tutto il mio isolato solo visualizzando i rumori che ne provengono. LUI si deposita sul letto e si addormenta di botto , mentre io sono perseguitata dai rumori cittadini. posso sentire i vicini di del nostro papazzo che mettono a posto i mobili alle ore più impensate, il pargolo nato da poco nel palazzo di fronte e votato al pianto notturno, il cagnolino giunto da altrettanto poco in uno dei palazzi della stessa corte che deve ancora imparare a non abbaiare continuamente, il camion dello sporco che arriva ai nostri secchioni verso la mezzanotte e ci mette un venti minuti buoni a svutare tre secchioni, quando non passa anche il vetro, i ragazzi che rientrano a qualsiasi ora della notte chiaccheirando alegramente e

un nuovo interesse: lo steampunk

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dicono che chi si ferma è perduto, io quindi mi stò barcamenando nella corrente per non farmi portare via. e siccome il corpo non mi aiuta, e parti di me continuano a non voler partecipare attivamente alla vita quotidiana, devo sopperire con la curiosità e l'intelletto per mantenermi attiva oltre la normale funzione lavoro tele nanna. ora come ora una nuova passione si stà facendo strada all'orizzonte. si chiama Steampunk ed è un intero mondo da scoprire. in realtà dietro un solo nome si nasconde una storia molto lunga e complessa: lo steampunk nasce prima di tutto come filone letterario che parla di una ucronia, inserendo una tecnologia anacronistica all'interno di una ambientazione storica, in particolare nell'ottocento vittoriano di Londra, rifacendosi a grandi nomi come Wells e Doyle. nello steampunk viene descritta una società in cui armi e strumenti vengono mossi dalla forza motrice del vapore anzichè dall'energia eletrica, con computer che funzionano

paura per la prossima visita

sono queste le cose che alla fine mi preoccupano. tra qualche giorno dovrò fare la visita per avere la 104, una agevolazione che mi aiuterà ad affrontare meglio il lavoro permettendomi di avere tre giorni di riposo in più, e che mi darà altre piccole comodità. questo sempre che quello che stà succedendo non renda tutto più difficile. perchè con tutti questi falsi invalidi che vengono scoperti, continuamente, alla fine a rimetterci per strette e indurimenti dellle commisisioni saremo noi i veri invalidi. già quando andai a fare l'invalidità avevo paura perchè anche allora scoprirono una serie di falsi invalidi , anche in quel caso almeno un falso cieco se non ricordo male, ed avevo paura che alla fine non mi avrebbero riconosciuto nulla come è successo ad altre ragazze affette dall'EDS, che sembra non venga riconosciuto dappertutto come invalidante. io mi chiedo come si possa dire una cosa del genere. io sono un quarto della persona che ero. ho dolori che mi accompagnano ad o

INVERSIONE DI ROTTA: SIAMO A DIETA

siamo a dieta. o meglio, io devo cercare di stare a dieta, mentre LUI spero che mi segua altrimenti prima o poi gli espode l'ombelico. ma quella è anche una scelta sua, so che non ci si può mettere a dieta se non se ne ha voglia o se non si è convinti. ultimamente comunque non è che mangiassi tanto e ci sono anche troppe cose nella dieta per alcune ore della giornata. il pranzo che comprende primo e secondo, mentre io spesso non ho voglia di mangiare e mi infilo a letto. comunque ora devo provarci, magari mi porterò il prazzo ogni giorno al lavoro. la dieta non è nemmeno male, yogurt a colazione con fette biscottate, spuntino a metà mattina, pasta e insalata per primo spuntino a mezza mattina carne e verdure per cena. c'è persino la pizza una volta alla settimana. ho la visita il 21 del mese e spero di poter vedere miglioramenti, anche se non so loro come la prenderebbero una mia non perdita di peso. devo decidermi a pesarmi anche a casa, ma voi che rapporto avete con la

POMODORI AL RISO SEMPLICI

oggi ho sperimentato anche un'altra ricetta sullo stile dei consigli del nutrizionista. di solito preparo dei pomodori al riso opulenti su un letto di patate al sugo. questa volta ho voluto essere molto lite e vediamo che ve ne pare. prendete i soliti pomodori da riso, quelli belli grossi e rossi. scappellateli e vuotateli con un cucchiaio, senza rompere la parete altrimenti poi non potete usarli come recipienti. mettete da una parte il cappellino del pomodoro che ci servirà alla fine. prendete l'interno e mettetelo in una terrina, passando con un frullatore o con il passino a mano, se come me non siete tra le fortunate che hanno un frullatore, in modo che tutto l'interno del pomodoro sia liquido e bello sciolto. aggiungete il quantitativo di riso che il vostro dietologo o nutrizionista vi ha dato per quel giorno quanto a pasta o riso, a me ha dato 80 gr quindi pesate 80 gr per pomodoro e mettetelo nel sugo che avete ricavato dall'interno dei pomodori. aggiunge

STRUDEL DI MELE MAGRO

dovrei essere finalmente a dieta. non che ultimamente mi mangi questo o quell'altro mondo, però alla fine mi sono decisa,  quindi mi sono messa in mano ad un nutrizionista e speriamo di vedere qualche risultato. al momento non è che abbia cambiato molto il mio stile di vita anche perché non ho molte possibilità. oggi ad esempio ero ad un corso di aggiornamento per un programma che dovremmo usare, ed ho pranzato con un sendwic al tonno e pomodoro. quindi una volta giunta a casa nulla, ho dormito come un ciocco fino a sera praticamente. sono sempre stanca, che ci devo fare? comunque sono qui per darvi una dritta su una colazione nutriente e saporita che non dovrebbe essere troppo ingrassante, anche se il nutrizionista non mi ha ancora risposto. si tratta di uno strudel di mele versione magra. comprate uno di quei dischi di frolla che dicono senza colesterolo, ultrasottile, ipermagro, quello che vi piace insomma, cercando di non esagerare con le calorie. stendetelo e metteteci due

IL MARE DENTRO DI ME

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il mare su di me ha sempre fatto un effetto estremamente calmante. è come se facesse parte della mia vita, e se non posso vederlo fisicamente, è sempre nei miei pensieri. spesso, quasi sempre per la precisione, per addormentarmi mi immagino mentre lenta sprofondo nel mare, un mare accoglente, caldo, che mi fa sentire sempre protetta e sicura. il mare che vedo io, nei miei sogni, non è quasi mai un mare chiaro, limpido, da scogliera corallina per intenderci. no, il mare in cui sono immersa io è un mare torbido, illuminato dall'alto da lame di luce verdastra, non scuro, no quello mai, ma di una lunimosità diffusa, verdastra, quasi lattea. un mare in cui nuotando intravedo le sagome di navi affondate, di scogli e di altri pesci che come me nuotano indistrubati in quelle calde acque protettive. un mare, quello che mi accompagna da sempre, in cui a volte mi perdo in foreste di diatomee scure, a volte inseguo pesci per gioco. salgo di rado sulla superficie del mare, perchè i

TORNANDO ALLA PSICANALISI

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condivisione. che bella parola. una parola che riempie le orecchie, rotola leggera sulla lingua, evoca impressioni di vicinanza e di assistenza. il concetto è al quanto più difficile da applicare, almeno per quanto riguarda me e il mio privato. la dottoressa ieri mi ha detto che dovrei parlare, con gli altri chiaramente, dei miei problemi, perchè condividere fa bene, aiuta a scaricare dalle proprie spalle il problema, a condividerlo, appunto. questo blog quando è nato, oramai qualche anno fa, era stato creato proprio a questo scopo: siccome non riuscivo a condividere fisicamente i miei problemi, mi era stato consigliato di condividere con il volto impersonale del web, per aiutarmi comunque in qualche maniera. non è più facile nemmeno qui per me condividere, è come se un nucleo duro della mia anima si fosse cristallizzato. riesco ancora a condividere i miei problemi con LUI, a fatica, perchè anche quello ora mi risulta faticoso. ma bisogni pur provarci no? e che cosa cond

DIFFICOLTA' GIORNALIERE DI NOI DEL CENTRO

i problemi economici che stanno assilando il nostro paese sono sempre peggiori e sempre più difficili da affrontare. le famiglie si ritrovano sempre più con l'acqua alla gola e con difficoltà ad affrontare le spese della vita quotidiana, inevitabili per poter sopravvivere ed avere un tetto sopra la testa, oltre che per vestirsi, andare al lavoro. ed i giorenali riportano sempre nuovi balzzelli, sempre nuove problematiche che spaventano ancora di più. quando leggo queste notizie inevitabilmente mi vien da pensare a mia madre che vive con 410 euro di pensione, e che deve andare a vivere su al nord, in provincia di Bergamo per riceve un trattamento umano che le permetta di vivere con quella cifra irrisoria. qui a Roma vivrebbe sotto un ponte o in casa mia, perchè da sola non potrebbe nemmeno fare la spesa per tutto il mese con quella miseria, figurarsi riuscire anche a pagarsi la benzina per spostarsi, le spese per la casa, e quanto altro può servire ad una persona per sentirsi un

LA TELEVISIONE SPAZZATURA COLPISCE ANCORA

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Qualcuno, forse più furbo di me, può trovare un collegamento tra i Templari e l'affondamento della Costa Concordia? nemmeno a me sembrava che tra le due cose ci fosse nulla a che spartire. almeno fino a ieri sera, quando zappingando prima di coricarmi, sono incappata in quella trasmissione che considero demenziale che corrisponde al nome di "MISTERO". una accozzaglia di sensazionalismi su base inesistente e di ipotesi campate in aria che si susseguono di speciale in speciale all'interno di un format che mantiene persone che altrimenti non potrebbero lavorare. questo più o meno è quello che ho sempre pensato del programma. ieri poi ne ho avuto la conferma assoluta. sullo schermo è comparso il misterioso Adam Kadmon, l'uomo che deve vivere nascosto a causa delle sue tesi che altriementi ne metterebbero in pericolo la vita ( e qui mi sorge il dubbio sul fatto che la gente abbia veramente poco da fare se per le sue ipotesi strampalate c'è qualcuno che perd