BRUTTI PENSIERI
a volte ho quellI che pudicamente si chiamano bruttI pensieri.
non sono ancora giunta a pensare alla mia eliminazione in maniera attiva, non mi sono chiesta ancora se sia meglio prendere una dose massiccia di sonniferi o tagliarmi le vene in una vasca di acqua calda, ma a volte, come se fosse una cosa normale, mi capita di pensare, mentre salgo una scala, quanto dovrei cadere per chiudere i giochi, o mi capita di pensare che potrebbe venirmi un bell'infarto, in fondo anemica come sono potrei avere un eccessivo calo di ossigeno nel sangue. oppure un bel colpo e giù, però una cosa rapida, pulita, non come la mia collega che ha avuto una emoragia cerebrale e che sono due mesi che si trascina in coma sul letto di un ospedale, ce he anche se si sveglierà non sarà mai più la stessa persona di prima.
no vorrei qualcosa di pulito, di rapido, come un bel camion che mi passa sopra, na caduta dal sesto, settimo piano.
discorsi veramente macabri. quando dico al mio psichiatra che ho brutti pensieri mi cambia i farmaci sperando di trovare il magico equilibrio che mi permetta di sentirmi bene e di non pensare a queste cose: vorrei dirgli mi cambi il corpo e forse smetterò di avere brutti pensieri.
sarà per la tendinite che mi massacra il tallone destro da anni e che a volte la mattina, quando mi alzo, fa così male che mi fa piangere, sarà la schiena che con le sue belle erniette e con le varie protrusioni mi duole di notte e di giorno, e se dormo un po di più la mattina poi mi fa sentire come se avessi una spada infilata dalle pelvi fino alla schiena. sarà per le anche che passano dall'essere quasi normali, tranne a dolermi dopo una passeggiata troppo lunga, allo scivolare fuori ogni tre per due dandomi dei dolori che mi bloccano completamente sul letto. Saranno le ginocchia o le caviglie che a volte fanno così male che ad ogni passo li senbra di avere coltelli infilati nelle giunzioni. sarà la testa che quando stò veramente bene mi duole un poco di sottofondo, quando stò veramente male mi annebbia la vista, mi fa vomitare, non sopporta luce e suoni e mi inchioda immobile a letto. saranno le mie braccia che bruciano sempre nelle varie giunture, mi dolgono fortemente ai gomiti ed alle spalle e mi impediscono alcuni movimenti , come riuscire a grattarsi quel maledetto incredibile prurito nel mezzo della schiena che potrei uccidere per avere un grattino.
sarà per il fatto che ho il ferro quasi compeltamente scomparso dal corpo nonostante lo prenda tutti i giorni, che, unito alla mia anemia ea alla microcitemia, perchè non ci facciamo mancare nulla, fa si che sia sempre stanca come se scaricassi cemento dalla mattina alla sera, ed abbia sempre un sonno incredibile. o il fatto che dopo aver subito un intervento fortemente invasivo solo per riuscire a riassorbire ferro e vitamine, ho avuto come unico risultato di ingrassare anche solo respirando, ma il malassorbimento non ha avuto nessun calo, quindi ho afte e piaghe alle labbra, se non prendo le vitamine ogni giorno.
o saranno i denti che ogni tanto mi esplodono in bocca perchè le carie se li mangiano da dentro e mi lasciano con mozziconi di dente o con buchi a volte dolenti, ma sempre molto costosi.
insomma non so se è per questo , se sono i problemi che a volte devi affrontare nella vita di tutti i giorni, come in fatto che dall'avere una stipendio più che onorevole, tra cambio lira-euro, la crisi, le tasse, il non adeguamento degli stipendi da circa venti anni, ora come ora se riesco ad arrivare a fine mese con lo stipendio di LUI sono una brava massaia.
oppure può essere che fa troppo caldo anche solo per affrontare la giornata.
però a volte i brutti pensieri vengono.
sono li, che sussurrano, che ti chiedono, con tanta innocenza nella voce, pechè andare avanti, perchè continuare a soffrire e faticare, quale sia il significato finale di tutto questo arrancare.
a volte ringrazio il cielo di avere LUI e i miei gatti attorno, in molti di quei momenti, perchè so che vado avanti per loro. a volte vado avanti per i miei genitori o per mia sorella.
per me no. non ci riesco proprio.
non riesco a darmi un motivo personale.
non ho uno stimolo mio, che mi porti avanti, e se mi guardo dentro a volte vedo un tale vuoto che mi spaventa, e che reimpiono solo loro,altrimenti si ingoierebbe tutto.
una volta scappavo, correvo disperatamente nella mia vita cercando di distanziare quella sensazione di vuoto che mi inseguiva, rileggendo dei vecchi post so che ne avevo parlato e so che a volte riuscivo nel mio intento, lo distanziavo, lo lasciavo lotano e vivevo quasi normalmente.
ora non ho più la forza di scappare e quel vuoto mi ha raggiunto, è dentro di me, ed ingoia tutto tranne loro, loro sono la mia ancora alla realtà.
e mi permettono di superare i brutti pensieri, o di non averne di peggiori.
non sono ancora giunta a pensare alla mia eliminazione in maniera attiva, non mi sono chiesta ancora se sia meglio prendere una dose massiccia di sonniferi o tagliarmi le vene in una vasca di acqua calda, ma a volte, come se fosse una cosa normale, mi capita di pensare, mentre salgo una scala, quanto dovrei cadere per chiudere i giochi, o mi capita di pensare che potrebbe venirmi un bell'infarto, in fondo anemica come sono potrei avere un eccessivo calo di ossigeno nel sangue. oppure un bel colpo e giù, però una cosa rapida, pulita, non come la mia collega che ha avuto una emoragia cerebrale e che sono due mesi che si trascina in coma sul letto di un ospedale, ce he anche se si sveglierà non sarà mai più la stessa persona di prima.
no vorrei qualcosa di pulito, di rapido, come un bel camion che mi passa sopra, na caduta dal sesto, settimo piano.
discorsi veramente macabri. quando dico al mio psichiatra che ho brutti pensieri mi cambia i farmaci sperando di trovare il magico equilibrio che mi permetta di sentirmi bene e di non pensare a queste cose: vorrei dirgli mi cambi il corpo e forse smetterò di avere brutti pensieri.
sarà per la tendinite che mi massacra il tallone destro da anni e che a volte la mattina, quando mi alzo, fa così male che mi fa piangere, sarà la schiena che con le sue belle erniette e con le varie protrusioni mi duole di notte e di giorno, e se dormo un po di più la mattina poi mi fa sentire come se avessi una spada infilata dalle pelvi fino alla schiena. sarà per le anche che passano dall'essere quasi normali, tranne a dolermi dopo una passeggiata troppo lunga, allo scivolare fuori ogni tre per due dandomi dei dolori che mi bloccano completamente sul letto. Saranno le ginocchia o le caviglie che a volte fanno così male che ad ogni passo li senbra di avere coltelli infilati nelle giunzioni. sarà la testa che quando stò veramente bene mi duole un poco di sottofondo, quando stò veramente male mi annebbia la vista, mi fa vomitare, non sopporta luce e suoni e mi inchioda immobile a letto. saranno le mie braccia che bruciano sempre nelle varie giunture, mi dolgono fortemente ai gomiti ed alle spalle e mi impediscono alcuni movimenti , come riuscire a grattarsi quel maledetto incredibile prurito nel mezzo della schiena che potrei uccidere per avere un grattino.
sarà per il fatto che ho il ferro quasi compeltamente scomparso dal corpo nonostante lo prenda tutti i giorni, che, unito alla mia anemia ea alla microcitemia, perchè non ci facciamo mancare nulla, fa si che sia sempre stanca come se scaricassi cemento dalla mattina alla sera, ed abbia sempre un sonno incredibile. o il fatto che dopo aver subito un intervento fortemente invasivo solo per riuscire a riassorbire ferro e vitamine, ho avuto come unico risultato di ingrassare anche solo respirando, ma il malassorbimento non ha avuto nessun calo, quindi ho afte e piaghe alle labbra, se non prendo le vitamine ogni giorno.
o saranno i denti che ogni tanto mi esplodono in bocca perchè le carie se li mangiano da dentro e mi lasciano con mozziconi di dente o con buchi a volte dolenti, ma sempre molto costosi.
insomma non so se è per questo , se sono i problemi che a volte devi affrontare nella vita di tutti i giorni, come in fatto che dall'avere una stipendio più che onorevole, tra cambio lira-euro, la crisi, le tasse, il non adeguamento degli stipendi da circa venti anni, ora come ora se riesco ad arrivare a fine mese con lo stipendio di LUI sono una brava massaia.
oppure può essere che fa troppo caldo anche solo per affrontare la giornata.
però a volte i brutti pensieri vengono.
sono li, che sussurrano, che ti chiedono, con tanta innocenza nella voce, pechè andare avanti, perchè continuare a soffrire e faticare, quale sia il significato finale di tutto questo arrancare.
a volte ringrazio il cielo di avere LUI e i miei gatti attorno, in molti di quei momenti, perchè so che vado avanti per loro. a volte vado avanti per i miei genitori o per mia sorella.
per me no. non ci riesco proprio.
non riesco a darmi un motivo personale.
non ho uno stimolo mio, che mi porti avanti, e se mi guardo dentro a volte vedo un tale vuoto che mi spaventa, e che reimpiono solo loro,altrimenti si ingoierebbe tutto.
una volta scappavo, correvo disperatamente nella mia vita cercando di distanziare quella sensazione di vuoto che mi inseguiva, rileggendo dei vecchi post so che ne avevo parlato e so che a volte riuscivo nel mio intento, lo distanziavo, lo lasciavo lotano e vivevo quasi normalmente.
ora non ho più la forza di scappare e quel vuoto mi ha raggiunto, è dentro di me, ed ingoia tutto tranne loro, loro sono la mia ancora alla realtà.
e mi permettono di superare i brutti pensieri, o di non averne di peggiori.
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