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Visualizzazione dei post da settembre, 2008

rientro: lo stress della modernità.

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Il ritorno dalle vacanze è sempre, almeno per me, un evento al quanto traumatico, da cui metto dei giorni a riprendermi, perché, l'improvviso calo nella vita di ogni giorno, dopo una o due settimane di calma serafica mi stride sempre violentemente sui nervi. io poi sono una di quelle donne che non ama assolutamente lavorare. nulla da dire su quelle donne rampanti che vedono la propria vita realizzata solo dopo sei ,otto ore di lavoro frenetico e caotico, in cui corrono e ordinano, telefonano e urlano come matte, per poi tornare a casa stressate ma pronte ad affrontare anche il loro compito di madre di famiglia, con la pausa settimanale per il parrucchiere e che non si staccano dal cellulare del lavoro nemmeno la notte mentre copulano con il marito. che vivano felici le loro ultra attive vite per decine e decine di anni, sono felice per loro. io però non sono così: io mi sento solo stressata e stanca quando torno dal lavoro, ben lontana dal sentirmi realizzata dal quell'impegno

vacanze: atto finale

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bene, ecco che è finita anche per me il periodo di vacanze. ma prima di tirare le somme, parliamo degli ultimi giorni di vacanza che ho vissuto. ci siamo lasciati che eravamo arrivati a Lugano. be, che dire, Lugano è veramente un piccolo angolo di paradiso. è tranquilla, pulita favolosamente silenziosa. il primo giorno con quegli enormi zaini sulle spalle ce ne siamo andati in giro per la città, salendo dal centro città dove siamo andati a pranzo( a l Burger King e mi sono quasi intossicata di peperoncino, ma colpa mia!!!) e dove ci siamo deliziarti di fronte ad una partita a scacchi svolta su enormi scacchiere sul pavimento a cui chiunque abbia voglia può partecipare e che da la misura del ritmo della vita li, fino alla casa dei due amici che ci hanno gentilmente accolto per i giorni della nostra permanenza. la cosa veramente buffa è che la zona che abitano loro è considerata la zona "malfamata" perché abitata in prevalenza da extracomunitari e immigrati. vi assicuro che ne

vacaze: ancora vivi!!

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rieccoci di nuovo all'assalto del modo dei blog, con nuove notizie dal fronte delle vacanze. dopo altri tre giorni eccoci di nuovo qui a raccontare i fatti nostri sul web, come se a qualcuno interessasse, ma tant'è sono cose vostre se non vi interessa: che ci fate qui?? va be, ho una nota un poco isterica nella mia mente, ma scusatemi, è la stanchezza che oggi mi taglia le gambe. comunque cominciamo: giovedì che  abbi amo fatto??? siamo andati a fare una nuova passeggiata, su di un sentiero che conduce ad un oratorio isolato sulla cima di un cocuzzolo, che si chiama San Defendente. questa è stata una vera bella passeggiata, con poche costruzioni ad ammorbare la sensazione di natura non dico abbandonata e selvaggia, ma almeno solo un poco domata. la salita è stata dura per me, tanto che alla fine mi sentivo le gambe di lego, ma devo dire meno dura di quanto no ricordas si la prima ascesa. l'oratorio purtroppo è chiuso e non si può visitare dentro, ed il fuori è abbastanza ab

vacanze: il seguito

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c'è voluto un poco ma alla fine sono riuscita a ritrovarmi sola di fronte al computer per continuare la narrazione delle mie ferie. lunedì papà se n'è tornato a Grosseto e siamo rimasti soli soletti noi e Mamma. alla lunga sarà deleterio lo s o ma non si poteva fare altrimenti. noi comunque dopo pranzo ce ne siamo andati a fare una passeggiata a Lovere, un paese vicino a Solto, dove risiediamo. si trova sulle sponde del Lago d'Iseo, un vero posticino vacanziero, ma all'interno ha ancora un sacco di vicoletti storici interessanti in cui se non si sta attenti è facile perdersi. abbiamo visto un paio di cose interessanti e di tipo storico, ma si trovano solo nella parte alta del paese dove andare con la macchina è un vero suicidio a meno di non avere una smart, tutte stradine iperstrette e con dislivelli allucinanti, ma piene di piccoli androni e giardinetti interni, cortili e scale a chiocciola che salgono in palazzi bui. ci sono stati dei punti in cui ci ha ricordato mo

Finalmente ferie!!

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Finalmente sono arrivate. Si finalmente anche per me, come per tutti i milioni di italiani che lo hanno già fatto, è giunto il momento di andare in vacanza. ieri è stato il primo giorno, ed è stato il giorno del viaggio, il giorno dedicato al trasbordo da Roma a Solto Collina ed io e LUI siamo finalmente volati per la nostra vacanza. Siamo partiti alle otto e cinquanta di mattina, con il treno, un Intercity, che nel giro di "solo" sei ore ci h a portato a Milano. Non amo molto quella città, ma devo ammettere che ieri c'è stato un momento in cui siamo stati contenti di essere a Milano: ci abbiamo trovato una mostra sui Beatles, in cui venivano ripercorse le date salienti della loro carriera e della loro visita in Italia. un ora passata veramente con piacere. L'unica cosa veramente mortale il tutto quel trasbordo, dalla stazione a Viale Vittorio Veneto è stata il caldo, un caldo allucinante, incontenibile, in cui mi sono sudata anche il sangue quasi. da li grazie al cie

imperante malcostume: la maleducazione!

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uno, o due giorni fa sono dovuta andare al lavoro in macchina, e mi sono ritrovata a litigare con l'ennesimo omino che aveva posteggiato la macchina dietro la mia e se n'era andato tranquillamente al mercato a farsi i fatti suoi. non era assolutamente la prima volta ma questa volta in particolare l'omino in questione ha esordito co un "e che diavolo manco ha dovuto aspettare" alla mia esortazione perché dovevo andare al lavoro, che mi ha veramente fatto andare in ebollizione. e da qui ho cominciato a elaborare questo post guardandomi attorno e cercando di capire quella che è diventata, qui a Roma, una pratica praticamente diffusissima: il farsi solo e soltanto gli affari propri a scapito del benessere di chiunque altro. ed il bello è che visto che si fa il peggio ci si aspetta tranquillamente che chiunque altro faccia altrettanto ridendo per le proteste altrui proprio perché il comportamento incivile è oramai cosa comune. l'educazione più semplice, quella che