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Visualizzazione dei post da marzo, 2008

Buon compleanno

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eccoci ad un nuovo 31 marzo che passa, tranquillo e solitario. oggi è il giorno del mio compleanno, ma io ho cominciato a festeggiare oramai quattro giorni fa. sono stata omaggiata, nella mia vita di una grossa fortuna, che in parte dovrebbe equilibrare le molte sfortune che ho avuto: quella di avere nella mia vita molti amici, anche carissimi. questo però crea alcune piccole difficoltà: ho provato a fare una cosa escatologica, unendo i vari gruppi di amici e creando un unico insieme che festeggiasseunitamente il mio genetliaco, ma la cosa ha avuto risvolti al quanto poco piacevoli per alcuni, noiosi per altri. il fatto è che ho almeno due gruppi diversi e distinti di amici, con alcuni piccoli satelliti composti da coppie che non entrano ne in uno ne nell'altro insieme, quindi la cosa mi costringe ad almeno due differenti grosse feste più alcune cene e almeno due diverse cene con le due diverse famiglie. abbiamo avuto il primo festeggiamento con i miei amici definiti "i Tribol

e un'altra pasqua che se ne va

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anche questa Pasqua sta passando, come le altre che l'hanno preceduta, ma con molta aspettativa in più: a dire il vero non vedo l'ora che siano le sette di mattina di domani, visto che sono reperibile da ieri pomeriggio. sono gli eventi a cui non ti puoi sottrarre se lavori in ospedale e se sei nell'impossibilità di vivere senza lavorare. ma tant'è. certo non avrei comunque potuto fare molto di più di quello che ho fatto oggi: colazione abbondante, anche troppo, pranzo abbondante, tutto made mia suocera, ed infine pisolotto pomeridiano, in attesa della serata pigramente alloggiata sul letto, con il mio portatile che d quando ha la chiave di rete posso portare ovunque e navigare anche dal bagno. volendo certo. è domani che ci sarà la giornata veramente festaiola per me, andrò a Rignano Flaminio ( per chi non fosse di Roma si tratta di un paese nelle sue vicinanze) dove passerò la giornata ancora a rimpinzarmi ma questa volta invece con con la famiglia di Odo, saremo con

un attimo da ricordare

il 20 marzo del 1916 ALbert Heinstein pubblicò la prima versione della sua teoria della Relativita. il 20 marzo del 1969 Jon Lennon sposò Yoko Ono facendo, a detta dei fans il suo peggior errore. oggi, 20 marzo piove, una pioggia sottile che appare e scompare ad intermittenza, cadendo da bianche nuvole che lasciano scoperti larghi tratti di cielo azzurro. ed io, nonostante la pioggia mi faccia tornare tutti i dolori che ieri, per un momento, avevo potuto mettere in secondo piano, mi sento quasi felice, in pace con me stessa. ed ho un pensiero fisso , da ieri. perché ieri ho avuto una esperienza rarissima, preziosa oltre ogni cosa, una esperienza che ho provato ben poche volte nella mia vita: ieri per un attimo, sono astata assolutamente felice, di una felicità che ha rasentato la beatitudine. quante volte nella vita si riesce a sperimentare quel quid particolare, quell'attimo intenso eppure labile che ti sfreccia nell'anima per scomparire subito lasciandoti un dolce sapore nell

quando le stelle tramontano

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Ieri sera, sul tardi, diciamo anzi stamattina, in un ospedale dall'altra parte del mondo si è spenta la luce di una delle fiaccole più luminose della letteratura di fantascienza: sto parlando di Artur C. Clarke. solo da poco, a dicembre, aveva compiuto 90 anni, e sono contenta che sia riuscito a raggiungere quella veneranda età. Ha potuto vivere una vita lunga e piena, ha potuto creare una miriade di grandi romanzi che ci hanno arricchito e divertito, e ci ha donato qualcosa per cui non potremo mai ringraziarlo abbastanza: sto parlando della rete globale di comunicazioni satellitari, di cui diede l'idea ma per cui non ebbe mai il dovuto riconoscimento economico. Però è per il dono dei suoi tanti scritti che ci ricordiamo soprattutto di lui, ed in particolare per quella spettacolare opera che è "2001 odissea nello spazio" ed i suoi seguiti. chi non ha sognato su quelle pagine, di poter avere un computer come Hall con tutti i suoi piccoli problemi caratteriali? e chi n

Deep Space One

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oggi vi voglio parlare di un qualcosa di speciale e di particolare. anni fa, ero iscritta ad un club di fantascienza, lo STIC che sta per Star Trek Italian Club. si trattava di un insieme di perone accomunate da una passione, ma soprattutto desiderose di amicizia, condivisione e divertimento. quegli anni furono estremamente particolari, anni in cui sentivo di appartenere ad una specie di casta, un gruppo ristretto di persone che avevano magari la fama di strani, ma che stavano bene assieme ed il cui solo scopo era di condividere la loro passione. purtroppo negli anni questa situazione degenerò e per tutta una serie di problematiche che non vi sto ad elencare si ruppe quell'incanto che ci univa e io mi ritrovai orfana di quella sensazione di appartenenza che mi aveva tanto aiutato negli anni. fu in quel periodo di rottura che si andò formando una nuova speranza: un club romano, di persone che nascevano dalla gemmazione dello STIC ma che avevano visioni più ampie e desideravano più c

quello che sono diventata.

oggi camminavo per venire al lavoro, pensavo a come mi sentivo, a come sentivo tutto di me in quel momento, di come non fossi esattamente al meglio, ed improvvisamente mi sono vista per come mi sentivo in quel momento. mi sono vista come una donna piegata. un tempo ero una guerriera, una combattente, che non si piegava di fronte a nulla e che non aveva paura di niente. affrontavo qualsiasi problema, qualsiasi intoppo con la forza del leone, ignorando gli impedimenti che la natura, il tempo, il fisico potevano pormi di fronte, andando avanti con la testa bassa, pronta ad affrontare i muri e ad abbatterli a testate, a costo di spaccarmi io la testa prima di abbattere il muro. una vota mi opponevo ai limiti che il mio corpo mi imponeva, ignoravo le cose che mi frenavano, forzavo le mie barriere ed andavo avanti indomita e battagliera. ed ora di quella combattente che cosa è rimasto? lo spirito, quello si ma prigioniero, chiuso in un corpo che sta piano piano rendendo la prigionia una lung
Fa caldo. un caldo ancora fuori stagione, per cui si dovrà attendere a breve la nuova ondata di freddo, ma in questi giorni fa caldo, e devo dire che un poco mi spiace. mi piace dormire sotto il piumone, accoccolata sul mio cuscino flaffoso come fosse una bambola stretta a me, e la testa sull'altro cuscino, con Mau che spande calore come una stufa accesa e scalda lo spazio sotto le coperte come avessi la coperta termica. mi piace sentire il fresco sul viso fuori dal letto e rintanarmi nel tepore del letto. mi piace potermi mettere i vestiti pesanti, i maglioni grossi e caldi, i cappelli e le sciarpe. ma anche questo inverno sta scivolando via lentamente senza aver portato il vero freddo, anche se finalmente questo inverno ha fatto un poco freddo. ha deciso che farò un nuovo repulisti del mio armadio, eliminando la maggior parte delle cose che alla fine occupano spazio più nel mio armadio che nel mio cuore.una scelta difficile, ci sono cose che conservo gelosamente e speranzosament