FRANCES GLESSNER LEE LA DONNA CHE INVENTO' CSI


 Torniamo a rivederci, e come sempre mi scuso per la settimana saltata.

Oggi celebriamo la nascita di Frances Glessner Lee.

Nasce nel 1878, a Chicago, Frances M. donna dedita alla famiglia ed a cui era delegata la supervisione della famiglia, e da Jacob Glessner, un industriale del "Interntional Harvester" in una famiglia più che agiata. "Fanny" come veniva chiamata in famiglia, era una bimba dall'intelligenza viva e curiosa, ma cresciuta secondo gli ideali estetici e morali dell'epoca vittoriana.


Lei ed il fratello vengono educati in casa e, sempre come di uso nel periodo, a Frances non venne consentito di frequentare l'università, come invece fece il fratello. Invece lei, all'età di 19 anni, venne data in sposa ad un avvocato di nome Bewett Lee. Fu un matrimonio produttivo, si potrebbe dire, dando vita a tre figli, ma anche piuttosto breve, culminato in un divorzio, causato, a detta del figlio maggiore, dal desiderio di lei di fare cose che non fossero il mero occuparsi della casa. Si trattò di una divisione burrascosa che finì nel 1914. Non si risposò mai.

In realtà lei sarebbe stata molto interessata a studiare medicina, specialmente medicina forense, ma la famiglia fece di tutto per ostacolare queste sue velleità perché una signorina, o signora, della società bene non si sarebbe dovuta interessare di cose del genere ( che furono in parte anche la causa del divorzio), Almeno fino a quando non conobbe George Burgess Magrath, amico e compagno di classe del fratello che andò in vacanza con la famiglia Glessner nella loro casa sulle White Mountains. Lui era studente in medicina , ed in seguito sarebbe diventato insegnante di medicina legale e principale medico legale della contea di Soffolk. Da quel momento lei fu estremamente interessata al suo lavoro, e rimase sua amica intima fino alla morte di lui, nel 1938.

 

Da lui venne a sapere che i coroner non erano per forza abilitati da una laurea in medicina, essendo eletti e non assegnati per merito, e che quindi le indagini sul campo e sul corpo da parte di queste persone, che non avevano preparazione, avevano permesso ad un gran numero di criminali di andarsene liberi per incapacità  di trovare le prove. Ambe due inoltre erano convinti che per migliorare la situazione delle indagini si dovesse istituire un corpo di professionisti nella medicina legale che agissero al fianco degli investigatori, e fu così entusiasta di questa idea che, grazie alla notevole disponibilità di denaro che ebbe alla morte dei suoi genitori,  poté regalare al dipartimento di medicina dell'università di Harvard il primo dipartimento di medicina legale del nord America, in cui il suo amico Margath ebbe una cattedra come insegnante di medicina legale. In seguito continuò a rimanere una instancabile sostenitrice della scienza forense, tanto che nel 1934 consegnò alla biblioteca della facoltà una collezione di manoscritti e libri che andarono a formare il corpo della Magrah Library of Legal Medicine, e nel 36 donò 250.000 sterline. Inoltre  creò il dipartimento della Frances Glessner Lee School on Omicides, il cui programma spinse la polizia di tutti gli stati uniti a cambiare le loro metodologie di indagine e di esame posto mortem.

 Nel frattempo, fin dall'inizio della sua vita adulta, venne influenzata dall'amore del padre per i mobili che raccoglieva numerosi nella loro casa, frutto di un lavoro di alta architettura, e istruita in tanti piccoli lavori manuali dalle varie donne della famiglia, cominciò a creare delle piccole riproduzioni di ambienti domestici di una perizia unica. I suoi primi lavori furono regali per famigliari, come la riproduzione della Chicago orchestra comprensiva di 90 musicisti, spartiti, strumenti musicali e tutto il resto; un lavoro che richiese due mesi per essere concluso. Unito a questo c'era un grande amore per i gialli, in special modo per Sherlock Holmes le cui storie spesso si risolvono grazie al fatto che lui ha notato un particolare che agli altri era sfuggito. Unire queste due passioni  portò a qualcosa che fino a quel momento non si era mai visto. 

La Glessner Lee era convinta che solo l'applicazione di una attenta analisi della scena del crimine, come insegnato dal grande investigatore, ancorché immaginario, avrebbe permesso di risolvere al meglio le indagini di polizia, una attenta analisi delle prove visive e materiali, a cui i poliziotti dovevano però essere educati, come fino a quel momento non era stato possibile fare. Fu grazie a questo che nacquero le NUTSHELL, una serie di venti diorami ( oggi sono solo 18 perché due andarono persi) da lei creati, che ricostruivano delle scene, ispirate a casi reali, in cui i casi di morte dovevano essere accuratamente studiati per capire se si trattasse di omicidio, suicidio o morte naturale. Per la ricostruzione si servì di articoli di giornale, interviste ai poliziotti, resoconti delle indagini e foto della polizia.

Quelle di cui stiamo parlando non sono solo semplici casette per bambole; i particolari delle scene, la perfezione della ricostruzione di ogni oggetto, la ricchezza delle prove materiali sulla scena è qualcosa di travolgente, che, studiata con una metodica ricerca geometrica permette una visione molto precisa.

Su questi piccoli mondi in miniatura studiarono per la prima volta scene di crimini avvenuti le nuove leve del corpo di polizia, e lei poté unire i suoi sforzi ai suggerimenti del medico legale e dei casi fornitegli dalla polizia stessa che si avvalse con estremo guadagno di queste piccole opere d'arte.

negli anni '40 e '50 si diede da fare allo scopo di organizzare una serie di seminari che preparassero le nuove leve della polizia sulle indagini negli omicidi a cui furono invitati come partecipanti investigatori della polizia, pubblici ministeri, ed altri investigatori. Vennero invitati esperti a parlare delle indagini sulle morti, sull'identificazione delle vittime, sulla determinazione delle cause di decesso, sul ruolo degli interrogatori. In tutto questo le sue NUTSHELL furono il pezzo forte per l'esperienza sul campo dell'indagine, diorami di una tale precisione da stupire per la perfezione, e che potevano essere studiati per 90 minuti allo scopo di risolvere il caso esposto. Era così decisa a far si che fossero perfettamente aderenti alla realtà che si rivolse al suo falegname di fiducia per i telai delle finestre e per le porte le strutture ed i mobili funzionanti, fece fare dai fabbri le serrature delle porte con tanto di chiavi, i vetri erano realmente in vetro ed ogni cosa era fatta il più realisticamente possibile.

La vita della signora Glessner, nei suoi 85 anni di lavoro e dedizione, fu premiata con moltissimi onori, tra cui il riconoscimento del suo lavoro nella creazione del dipartimento di Medicina Legale di Havard, donatrice di libri alla George Burges Margrath Library of Legal Medicine, fondatrice della Harvard Seminars in Homicide Investigation, fondatrice della Harvard Associated in Police Science.

E stata la prima donna capitano della polizia dello stato del NewHampshire, e prima donna invitata a far parte dell'associazione internazionale dei capi della polizia.

Fu definita da coloro che seguirono i suoi seminari, come uno dei migliori criminologi, tra i più astuti del mondo, conosciuta e rispettata.


Lei morì nel 1962, ma e sue creazioni continuano a vivere ancora oggi. Nel 1992 sono state restaurate per un prezzo di 50.000 dollari e vengono ancor utilizzate dai seminari HAPS due volte all'anno, per formare investigatori provenienti da tutti gli stati uniti. purtroppo non sono accessibili al pubblico.



Frances Glessner Lee — Wikipédia (wikipedia.org)

Death in Diorama: The Nutshell Studies of Unexplained Death and Their Impact on Forensics by Erin Bush, PhD

Frances Glessner Lee | Harvard Magazine

Visible Proofs: Forensic Views of the Body: Galleries: Biographies: Frances Glessner Lee (1878–1962) (nih.gov)



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