C'ERA UNA VOLTA L'OMINIDE ONNIVORO

oggi facciamo polemica, e mi sembra il minimo visto quello che è successo.
partiamo con il dire che io sono una convinta sostenitrice del mio essere onnivora, ma che non ho mai imposto a nessuno le mie idee, e che convivo tranquillamente con chi sceglie nella sua vita di essere vegetariana, vegana, crudista o quello che gli pare, cosa che di solito non avviene al contrario visto che mi vedo spesso tacciare di appellativi poco gentili quali mangiacadaveri e similari.
essendo comunque io una persona tollerante e di religione pastafariana, oltre che abbastanza sicura di me stessa da non sentirmi insicura delle mie scelte, vado tranquilla avanti nella mia vita e lascio gli altri ad andare avanti nella loro.
tutto questo succede fino a che non si superano certi limiti.
e questi limiti sono l'imposizione di queste idee salutiste alla nutrizione dei bambini fino al minarne la saluta, od a portarli addirittura alla morte.
a quel punto, io che non ho mai voluto figli, mi incazzo come una bestia e si devono considerare fortunate quelle persone che io non sia li vicino, perché giuro che la voglia di mettergli le mani addosso è veramente forte.
mi sto riferendo a quanto successo nella giornata di ieri, quando tutti i telegiornali hanno battuto la triste notizia del ricovero di un bambino costretto a seguire la dieta vegana dai genitori, e portato d'urgenza in ospedale per un grave caso di denutrizione.
 
 
sembra assurdo che possano succedere cose del genere ma purtroppo accadono ed accadono perché persone che non hanno una vera cultura alimentare si inventano nutrizionisti. non dico che sono tutti degli ignoranti, ma molti non sanno quello di cui parlano.
ho parlato spesso con persone che fanno questa scelta di vita, e quello che purtroppo ho spesso sperimentato, è la loro ignoranza di base per quanto riguarda i veri bisogni alimentari del corpo di una persona. ho trovato addirittura concetti completamente sballati alla base delle loro scelte. è per questo che ho deciso di provare qui a fare un minimo di chiarezza su la nostra fisiologia per mettere alcuni puntini sulle i
 
al contrario di quello che ultimamente va di moda sostenere, non discendiamo da dei primati erbivori, e prova ne è: il nostro stomaco, che non trae abbastanza nutrimento dalle verdure, e che non è nemmeno attrezzato per processare in maniera corretta la clorofilla e le fibre che ingurgitiamo con le verdure, tanto che sono utilissime a veicolate gli scarti nel nostro colon e poco più; la nostra dentatura che è attrezzata si per macinare nella parte posteriore ma anche per addentare, con i canini che stanno perdendo la loro funzione ma che risultano ancora belli appuntiti in alcuni di noi, e per tagliare, come fanno i denti frontali in maniera eccellente.; il nostro intestino, adatto per il transito di cibi complessi di alta lavorazione e difficile digeribilità, in cui vari tratti si alternano all'estrazione di vari nutrienti.
noi discendiamo da una razza di bipedi onnivori, probabilmente all'inizio opportunisti, e può anche darsi necrofagi, che si cibavano di ciò che trovavano a disposizione di volta in volta, fossero frutti degli alberi, insetti o qualche cadavere lasciato da qualche carnivoro maggiore da spolpare.
vivendo sugli alberi, evitavamo lo scontro fisico con questi animali specializzati nella uccisione e consumo della preda, e potevamo sfruttarne lo sforzo, cercando di non essere a nostra volta vittime.
 
 
alla luce di questo si può capire il perché ci siamo prima di tutto evoluti in una rzza di cacciatori e solo in seguito di raccoglitori. e dai e dai eccoci ai giorni d'oggi, con un corpo attrezzato a livello animale per nutrirsi di qualsiasi alimento ingeriamo, siano frutti, verdura, carne, pesce, latticini o altro. a questo si contrappone una evoluzione della nostra mente che ha fatto diventare primario il nostro istinto di empatia verso le altre specie animali, al punto che molto fanno una scelta di vita rifiutando di nutrirsi di altre forme di vita animale. liberissimi di farlo. alcuni vanno anche può avanti e decidono non solo di non nutrirsi di animali ma nemmeno dei loro prodotti, allo scopo di protestare per lo sfruttamento intensivo a cui vengono sottoposti per avere questi prodotti. liberissimi ancora una volta.
il fatto è che comunque il nostro corpo rimane onnivoro, e si può essere convinti fino a che si vuole che tutti i nutrimenti che verrebbero dalle sostanze animali si trovano anche nella frutta e nella verdura, ma in realtà certe sostanze ci sono indispensabili, soprattutto quando il corpo è in crescita come nei bambini e negli adolescenti, che hanno bisogno di nutrienti che ne aiutino la crescita.
 
 
dopo tutto questo giungiamo a parlare di quello che avevamo messo come incipit. cioè il problema di genitori che fanno determinate scelte nutrizionali e che le impongono ai loro figli.
si deve assolutamente porre un attenzione particolare alla loro nutrizione, si deve stare attenti a far si che la loro dieta sia il più varia e ricca possibile, sia ricca di sostanze a loro indispensabili come il ferro il calcio e la vitamina D, si deve evitare che la dieta diventi monotona e sbagliata per evitare problemi come malnutrizione o obesità. e tutto questo al di la delle proprie scelte. gli adulti fanno le proprie scelte, ma devono assolutamente rispettare i loro figli e rendersi conto che non possono essere vittime delle scelte dei genitori.
 
purtroppo altri casi si sono registrati negli ultimi tempi di problematiche alimentari nei bambini di famiglie vegane, scelta quella vegana estrema, eliminando molte famiglie nutritive dall'alimentazione.
basta ricordare il bimbo ce ne
 
 venne tolto alla madre in Francia perché lo allattava solo con latte di riso, dato che lei non poteva allattarlo, evitando il latte animale vietato dalla sua filosofia di alimentazione, o nel02014 la madre americana che per seguire la dieta vegana si rifiutò di far ricoverare il figlio di 12 giorni visibilmente denutrito e disidratato, per non farlo curare o nutrire con alimenti e medicinali che non erano vegani. o ancora il caso del piccolo Luca di Lecce, che nel 2012 mori per denutrizione , che a 4 anni pesava solo 12 kili e veniva curato solo con medicinali omeopatici, e via dicendo. certo non sono tantissimi. non sono nemmeno indicativi, visto che sono casi estremi, ma uno dietro l'altro aprono un quadro in cui la disinformazione causa danni che probabilmente in molti riescono ad evitare per un soffio ma che in alcuni casi alla fine fanno il botto.
io stessa conoscevo una famiglia in cui non solo il bambino veniva nutrito solo con alimenti vegetariani, ma in cui volevano obbligare anche il cane a seguire questo tipo di dieta, con sommo disinteresse del cane che andava a spazzolare tutti i bidoni del paese, specialmente quelli dei ristoranti, ma con il problema di un bambino piccolo ed estremamente magro. però guai a dire qualcosa, perché ero io quella che non capiva e che si rifiutava di comprendere l'estrema importanza di questo tipo di nutrizione. quel bambino non si è ammalato e molti altri probabilmente non lo hanno fatto, ma non sono cresciuti con tuto quello di cui avevano bisogno, e forse, da grandi la pagheranno in qualche maniera. così potranno fare quelli che hanno perso la lotta alla sopravvivenza come Luca e il piccolo americano. potranno rifarsi invece quelli che alla fine sono stati portati in ospedale e quindi sottoposti ad una dieta normale.
perché siete voi quelli che non rispettate il vostro corpo, non noi onnivori.

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