Deepcon 2010 atto quarto ed ultimo, purtroppo

piove. o almeno pioveva a Fiuggi.
in fondo va bene così, perché la pioggia si accorda bene con il mio stato d'animo di oggi, perché oggi è stato l'ultimo giorno, e come sempre l'ultimo giorno è triste, nostalgico, pieno di saluti malinconici e di arrivederci, a chi per l'anno prossimo, a chi per un mai più, perché magari uno scrittore irlandese, o un attore americano con cui c'è stato un fuggevole avvicinarsi per poi mai più incontrarsi.
certo anche oggi la mattina è stata lenta ad arrivare, stanchi come eravamo ieri sera, bè meglio dire stamattina presto, vista l'ora a cui siamo andati a letto.
mentre io fatta la doccia ho anche avuto il tempo di farmi una frugale colazione LUI è stato molto più lento e tranquillo, praticamene ci siamo giusto resi conto del giungere delle dieci, prima di farci travolgere da questa ultima giornata.
l'appuntamento della mattinata è stata la riunione della Italcon a cui ho partecipato più perché in sala c'è una ottima connessione che per altro ma visto che c'ero e visto che sono iscritta alla Italcon per l'associazione con la Deepcon ho anche votato per un paio di cose; visto che c'ero ho seguito anche la presentazione di un libro, che proprio grazie alla presentazione non ho comprato visto la contorsione mentale che ho sentito nella lettura di due paginette due fatte dallo scrittore, spero non me ne voglia.
tra una cosa e l'altra ci siamo ritrovati alla fine che eravamo in tre nella sala mentre io finivo quel lavoro di comunicazione di cui spero qualcuno legga, e magari si diverta anche a leggere.
finito li mi sono trasferita a pranzo, visto che era giunta l'ora della pappa.
ultima pappa, con gli amici, ultimi saluti a chi se ne andava prima di pranzo, ultimi libri comprati. il pranzo però è stato un divertentissimo scambio di avventure feline tra i seduti alla tavola, in italiano ed in inglese, un insieme di gattofili assortiti.
il pomeriggio sembra sempre infinito, ma oggi sembrava volare mentre ci soffermavamo a fare le ultime chiacchiere, mentre prendevamo gli ultimi accordi con chi abbiamo la possibilità di rivedere prima del prossimo anno, mentre discutevamo di possibilità affascinanti ed invitanti per rivederci prima del trascorrere di un intero anno.
sono anche stata ad assistere all'ultima sessione di Picardo, che per quanto trovi simpatico capisco poco come capisco poco Peter, lo scrittore irlandese, ma era bello stare li insieme agli altri, ascoltando il discorso e capendo una parola ogni tanto, magari ridendo quando ridono gli altri, per non far vedere che non ci ho capito molto.
comunque oramai sono scesa a patti con la mia incapacità di capire le altre lingue e non me ne faccio un cruccio, quel che capisco bene, quel che non capisco me lo faccio spiegare.
comunque oramai sono giunte le quattro, quindi ci siamo caricati dei nostri bagagli, abbiamo lasciato la stanza, abbiamo salutato le ultime persone, abbracciato Livia, salutato i nostri scrittori in visita, scambiandoci la promessa di tenerci in contatto via Facebook, una delle prime volte in cui trovo Facebook utile, salutato Luigi e Chiara che non rivedremo fino all'anno prossimo anche se ci sentiremo ogni tanto. quanti non ho nominato? quanti invece si? e chi se lo ricorda? ma tutti sono comunque stati presenti in quei tre giorni, e tutti spero di aver salutato prima di andarmene. compreso Giovanni, arrivato all'ultimo nonostante i problemi, o come Andrea che tornerà a Bologna con i nostri saluti, o l'altro andrea che invece tornerà in Svizzera, eccetera.
Penso che Internet sia un dono perché permette di rimanere in contatto anche di lontano, una cosa che prima non potevo permettermi, e che mi obbligava all'invio di quintali di lettere. mi ricordo ancora quando mia madre si preoccupava perché a casa nostra arrivavano dieci, dodici lettere alla volta indirizzate a Saska Lathor: aveva paura ci venissero a cercare una extra comunitaria a casa.
comunque alla fine ci siamo ritrovati in macchina, io e LUI, con un magone tremendo alla gola, felici e riposati, ma tristi perché è finita, con quel misto di malinconia e gioia che sempre ci prende al ritorno da una convention.
i fondo mancano solo 365 giorni.

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