l'estate stà finendo...
ed alla fine sono finite anche per me le vacanze. una cosa devo dire: mai fatte vacanze così stancanti, ma forse sono io che oramai mi stanco per un nonnulla.
le mie ferie sono partite con una domenica passata a ripulire casa da cima a fondo e con una temperatura che si aggirava sui quaranta gradi: giunti a fine giornata avevamo anche la cena per il compleanno di LUI e pensavo di non restare sveglia tanto ero stanca.
il giorno dopo sveglia all'alba per un giro di documenti e uffici perché finalmente LUI ha cambiato residenza ed ora è ubicato a casa mia: sarà un bene? almeno prima se mi scocciavo potevo dirgli torna a casa tua... ora che gli dico, vattene da casa nostra??? non suona altrettanto bene.
il resto della giornata, con una temperatura altrettanto inclemente è passato finendo di mettere a posto e di preparare i bagagli per la partenza. il crollo fisico serale era inevitabile.
il martedì via, si parte e si va a Pisa, ridente cittadina toscana a ben cinque ore di macchina da casa nostra, con una temperatura assolutamente fornacesca, tanto che nemmeno a LUI ha dato noia l'aria condizionata. a metà viaggio sosta a casa di mio padre per una ripresa e un po di ristoro, due chiacchiere con lui e mia sora, e via, verso nuove avventure.
giunti a Pisa abbiamo anche trovato una pensioncina conveniente e ben tenuta che per 50 euro a notte senza colazione ci ha accolti subito: non male, pensavamo peggio.
erano oramai le sei, all'ospedale a salutare i colleghi non era il caso di andarci, quindi abbiamo optato per andare a trovare Patty, la mia vecchia veterinaria, una persona adorabile e che con gli animali ci sa fare alla grande. è stata così felice di rivederci che non ci faceva andare più via ma alla fine l'abbiamo salutata con l'impegno a cenare assieme l'indomani. oramai erano le sette e mezza, la fame cominciava ad affacciarsi e siamo andati a cercare un ristorantino che ci piacesse e ci cullasse con le sue delizie. abbiamo girato un poco ma alla fine a Marina di Pisa, abbiamo trovato un localino che era veramente bello. si chiama LO SCOGLIETTO, un locale che affaccia su una piazzetta, fianco al mare, silenzioso e tranquillo, dove si mangia veramente bene anche se le bevande se le fanno pagare care: consiglio di prendere il fritto di pesca, era così abbondante che l'ho addirittura lasciato, ma attenzione alle bevande come dicevo: tre cocacole e una birra venti euro!!
quindi una passeggiata sul lungo mare, ma Marina di Pisa è veramente desolata, ed un ritorno all'albergo dove la stanza, condizionata, ha accolto i nostri corpi surriscaldati.
il giorno dopo la sveglia era alle nove e mezza, perché entro le undici devono rifare le camere. colazione e poi alla ricerca del regalo per Irene, la figlia di due anni di cari amici che avremmo rivisto la sera del nostro rientro, tanto per non riposarci troppo. il calore era assoluto. abbandonato LUI a passeggio per Pisa mi sono diretta all'ospedale dove sono stata a salutare tutti i miei vecchi colleghi, ed è stata una cosa così bella rivedere tutti loro, sentire che in fondo gli manco ancora quanto loro mancano a me, rincontrare quei posti che in fondo amo ancora e che potessi vorrei tornare a sentire miei anche se so che non è possibile.
alle due una telefonata di LUI mi avvertiva del suo rientro, stremato dal calore, in albergo: io sono andata a comprare qualcosa per il pranzo e l'ho raggiunto. avremmo dovuto andare a Lucca, o in giro per musei, o altro, non so... ci siamo addormentati distrutti dalla stanchezza e dal caldo fino alle sei e mezza, in tempo giusto giusto per andare a cena con Patty.
il tempo di docciarsi, vestirsi ed eravamo in macchina verso il suo ambulatorio dove lei ci aspettava. da li ci ha portato alla sua nuova casa, un vero amore di appartamentino in una villetta trifamiliare, e poi al ristorante dietro casa sua. si tratta del CIGNO NERO, una specie di pizzeria ristornate, dove non si mangia male, ma se ci si va di mercoled' si rischia di essere un poco ignorati dai camerieri perché c'è la serata pizza non stop.
siamo rimasti con Patty e Mau , tra li e casa loro, fino alla una di notte poi siamo arrancati alla camera e siamo risvenuti.
la mattina sveglia alle nove, che entro le dieci si doveva lasciare la camera, un ultimo salto all'ospedale a salutare, ma avevano troppo da fare quindi nulla, una colazione da ZACCAGNINI, che consiglio vivamente a chiunque vada a Pisa perché è una delle migliori pasticcerie della zona, e via, partenza per il rientro. una nuova sosta a Grosseto, dove siamo stati al museo archeologico per vedere la splendida mostra "i signori della maremma" dedicata a dei ritrovamenti etruschi stupendi, poi a casa da mio padre per il pranzo e le paste per il compleanno di LUI, che era tutto contento.
la compagnia di LUI in macchina è qualcosa che consiglio vivamente a chiunque: sia all'andata che al ritorno ha dormito, russato e sbavato per tutto il percorso quasi, con somma compagnia per il guidatore. fortuna che ho la radio!!!
siamo arrivato a Roma sobbollitti e stressati, specie io, da un traffico infinito in ingresso, di giovedì, ma io dico non erano n vacanza, che si viaggiano di giovedì.!!!
comunque anche questa volta il tempo di una doccia di cambiarsi e via di nuovo verso casa dei nostri amici: io ero sempre più stanca, e cominciavo ad avere uno strano prurito sulla spalla destra dove una paio di costellazioni di puntolini rossi aveva preso residenza.
una serata estremamente piacevole anche questa ma ancora una volta siamo tornati a casa alle due. ero così stanca che non ricordo nemmeno di essermi spogliata e lavata anche se devo averlo fatto.
venerdì almeno la mattina ho dormito, anche perché il caldo che continuava a perdurare mi sfiancava assolutamente. siamo rimasti in panciolle per la giornata poi siamo andati alla ricerca di un regalino che LUI si voleva fare da solo per il suo compleanno ( io gli ho regalato un lettore dvd portatile ed un dvd di wally-e) poi a cena da altri amici che il giorno dopo partivano per le vacanze: altra splendida serata, altro rientro alle due passate, un sonno arretrato che continuava ad accumularsi, e la spalla sempre più rossa e pruriginosa, oltre che dolorante.
sabato, altra mattinata di sonno, avremmo dovuto andare al mare ma non avevamo trovato le scarpette, quindi quando ci siamo svegliati, siamo andati prima al museo di villa Giulia per vedere la splendida raccolta etrusca che vi è custodita, quindi al centro commerciale Porte di Roma per cercare queste benedette scarpe: e qui apro una parentesi. una volta mi compravo le superga per tutti i gironi e per farci il bagno sugli scogli, le compravo al mercato da Orestino lo scarpaino, vicino di banco nostro, e le pagavo dieci mila lire. le portavo per tutta l'estate e se ero stata brava anche per quella dopo, prima che si sciogliessero per le lavate in lavatrice ed i bagni a mare e poi le ricompravo. sono andata in un negozio oggi, e ho trovato esattamente le stesse superga, in stoffa e plastica, le stesse con la scrittina davanti che si stacca dopo pochi giorni, color blu, nere ed ecrù, anche se una volta c'erano anche bianche ed ora non c'erano. solo che li le vendevano a 43 euro. dico ma ci rendiamo conto? quarantatre euro per un paio di scarpe di stoffa e plastica elettrosaldata? ma siamo veramente usciti di senno? fortuna che da panrama le original marine della stessa identica forma e colore le ho pagate 9.99. e vi assicuro che dureranno esattamente quanto sarebbero durate le superga, cioè forse un'estate, forse due, non di più. Alla sera altra cena con amici, per festeggiare con un altro gruppo il compleanno di LUI, a casa loro: altro rientro tardi, altra serata divertente, anche se questa volta il condizionatore installato a casa dell'ospitante mi ha permesso di essere distrutta solo dalla stanchezza e non anche dal caldo. ci abbiamo anche rimediato un vecchio condizionatore che almeno mi ha permesso di affrontare un incarico spossante il lunedì: ho stirato per tre ore grondando sudore come una vasca, nonostante il condizionatore a palla.
la domenica è stata praticamente inesistente, ci siamo riposati ed abbiamo pranzato con quello che c'era e cenato con il kebab, nulla di particolare.
il lunedì era il mio ultimo giorno di ferie, mentre LUI è rientrato al lavoro e devo dire che me lo sono trascorso abbastanza tranquilla, anche se stanca di nuovo come una scaricatrice: la mattina spesa (e mi sono dimenticata il carrellino!!) acquisto dei biglietti aerei per le vacanze di settembre e visita dal dottore per quella irritazione sulla spalla che non voleva andarsene. alla fine si è rivelata un piccolo fuoco di sant'antonio che mi è venuto probabilmente perchè mi sono stancata troppo, alla faccia delle vacanze rilassanti, quindi pomate ed altre pillole da prendere tre volte al giorno. poi a casa a fare le faccende con un calore che non lasciava requie quindi condizionatore e ferro da stiro. alla fine avevo le gambe che sembravano due palme: gonfie, senza caviglie e pesanti.
a quel punto ho continuato il lavoro di catalogazione dei DVD che abbiamo a casa e ne ho fatto un'altra grossa fetta, anche se sono solo a metà dell'opera. Quando LUI è tornato dal lavorocena con bruschette e mozzarelle tele e nanna relativamente presto.
queste le mie vacanze. non mi sono riposata, mi sono divertita, ho potuto riavvicinarmi a LUI senza disturbi nel mezzo che ci impedissero di parlare, anzi di comunicare, e spero di essermi almeno un po ritemprata anche se non proprio in pieno. ed ora si tira avanti fino a settembre in fondo manca solo un mese no?
le mie ferie sono partite con una domenica passata a ripulire casa da cima a fondo e con una temperatura che si aggirava sui quaranta gradi: giunti a fine giornata avevamo anche la cena per il compleanno di LUI e pensavo di non restare sveglia tanto ero stanca.
il giorno dopo sveglia all'alba per un giro di documenti e uffici perché finalmente LUI ha cambiato residenza ed ora è ubicato a casa mia: sarà un bene? almeno prima se mi scocciavo potevo dirgli torna a casa tua... ora che gli dico, vattene da casa nostra??? non suona altrettanto bene.
il resto della giornata, con una temperatura altrettanto inclemente è passato finendo di mettere a posto e di preparare i bagagli per la partenza. il crollo fisico serale era inevitabile.
il martedì via, si parte e si va a Pisa, ridente cittadina toscana a ben cinque ore di macchina da casa nostra, con una temperatura assolutamente fornacesca, tanto che nemmeno a LUI ha dato noia l'aria condizionata. a metà viaggio sosta a casa di mio padre per una ripresa e un po di ristoro, due chiacchiere con lui e mia sora, e via, verso nuove avventure.
giunti a Pisa abbiamo anche trovato una pensioncina conveniente e ben tenuta che per 50 euro a notte senza colazione ci ha accolti subito: non male, pensavamo peggio.
erano oramai le sei, all'ospedale a salutare i colleghi non era il caso di andarci, quindi abbiamo optato per andare a trovare Patty, la mia vecchia veterinaria, una persona adorabile e che con gli animali ci sa fare alla grande. è stata così felice di rivederci che non ci faceva andare più via ma alla fine l'abbiamo salutata con l'impegno a cenare assieme l'indomani. oramai erano le sette e mezza, la fame cominciava ad affacciarsi e siamo andati a cercare un ristorantino che ci piacesse e ci cullasse con le sue delizie. abbiamo girato un poco ma alla fine a Marina di Pisa, abbiamo trovato un localino che era veramente bello. si chiama LO SCOGLIETTO, un locale che affaccia su una piazzetta, fianco al mare, silenzioso e tranquillo, dove si mangia veramente bene anche se le bevande se le fanno pagare care: consiglio di prendere il fritto di pesca, era così abbondante che l'ho addirittura lasciato, ma attenzione alle bevande come dicevo: tre cocacole e una birra venti euro!!
quindi una passeggiata sul lungo mare, ma Marina di Pisa è veramente desolata, ed un ritorno all'albergo dove la stanza, condizionata, ha accolto i nostri corpi surriscaldati.
il giorno dopo la sveglia era alle nove e mezza, perché entro le undici devono rifare le camere. colazione e poi alla ricerca del regalo per Irene, la figlia di due anni di cari amici che avremmo rivisto la sera del nostro rientro, tanto per non riposarci troppo. il calore era assoluto. abbandonato LUI a passeggio per Pisa mi sono diretta all'ospedale dove sono stata a salutare tutti i miei vecchi colleghi, ed è stata una cosa così bella rivedere tutti loro, sentire che in fondo gli manco ancora quanto loro mancano a me, rincontrare quei posti che in fondo amo ancora e che potessi vorrei tornare a sentire miei anche se so che non è possibile.
alle due una telefonata di LUI mi avvertiva del suo rientro, stremato dal calore, in albergo: io sono andata a comprare qualcosa per il pranzo e l'ho raggiunto. avremmo dovuto andare a Lucca, o in giro per musei, o altro, non so... ci siamo addormentati distrutti dalla stanchezza e dal caldo fino alle sei e mezza, in tempo giusto giusto per andare a cena con Patty.
il tempo di docciarsi, vestirsi ed eravamo in macchina verso il suo ambulatorio dove lei ci aspettava. da li ci ha portato alla sua nuova casa, un vero amore di appartamentino in una villetta trifamiliare, e poi al ristorante dietro casa sua. si tratta del CIGNO NERO, una specie di pizzeria ristornate, dove non si mangia male, ma se ci si va di mercoled' si rischia di essere un poco ignorati dai camerieri perché c'è la serata pizza non stop.
siamo rimasti con Patty e Mau , tra li e casa loro, fino alla una di notte poi siamo arrancati alla camera e siamo risvenuti.
la mattina sveglia alle nove, che entro le dieci si doveva lasciare la camera, un ultimo salto all'ospedale a salutare, ma avevano troppo da fare quindi nulla, una colazione da ZACCAGNINI, che consiglio vivamente a chiunque vada a Pisa perché è una delle migliori pasticcerie della zona, e via, partenza per il rientro. una nuova sosta a Grosseto, dove siamo stati al museo archeologico per vedere la splendida mostra "i signori della maremma" dedicata a dei ritrovamenti etruschi stupendi, poi a casa da mio padre per il pranzo e le paste per il compleanno di LUI, che era tutto contento.
la compagnia di LUI in macchina è qualcosa che consiglio vivamente a chiunque: sia all'andata che al ritorno ha dormito, russato e sbavato per tutto il percorso quasi, con somma compagnia per il guidatore. fortuna che ho la radio!!!
siamo arrivato a Roma sobbollitti e stressati, specie io, da un traffico infinito in ingresso, di giovedì, ma io dico non erano n vacanza, che si viaggiano di giovedì.!!!
comunque anche questa volta il tempo di una doccia di cambiarsi e via di nuovo verso casa dei nostri amici: io ero sempre più stanca, e cominciavo ad avere uno strano prurito sulla spalla destra dove una paio di costellazioni di puntolini rossi aveva preso residenza.
una serata estremamente piacevole anche questa ma ancora una volta siamo tornati a casa alle due. ero così stanca che non ricordo nemmeno di essermi spogliata e lavata anche se devo averlo fatto.
venerdì almeno la mattina ho dormito, anche perché il caldo che continuava a perdurare mi sfiancava assolutamente. siamo rimasti in panciolle per la giornata poi siamo andati alla ricerca di un regalino che LUI si voleva fare da solo per il suo compleanno ( io gli ho regalato un lettore dvd portatile ed un dvd di wally-e) poi a cena da altri amici che il giorno dopo partivano per le vacanze: altra splendida serata, altro rientro alle due passate, un sonno arretrato che continuava ad accumularsi, e la spalla sempre più rossa e pruriginosa, oltre che dolorante.
sabato, altra mattinata di sonno, avremmo dovuto andare al mare ma non avevamo trovato le scarpette, quindi quando ci siamo svegliati, siamo andati prima al museo di villa Giulia per vedere la splendida raccolta etrusca che vi è custodita, quindi al centro commerciale Porte di Roma per cercare queste benedette scarpe: e qui apro una parentesi. una volta mi compravo le superga per tutti i gironi e per farci il bagno sugli scogli, le compravo al mercato da Orestino lo scarpaino, vicino di banco nostro, e le pagavo dieci mila lire. le portavo per tutta l'estate e se ero stata brava anche per quella dopo, prima che si sciogliessero per le lavate in lavatrice ed i bagni a mare e poi le ricompravo. sono andata in un negozio oggi, e ho trovato esattamente le stesse superga, in stoffa e plastica, le stesse con la scrittina davanti che si stacca dopo pochi giorni, color blu, nere ed ecrù, anche se una volta c'erano anche bianche ed ora non c'erano. solo che li le vendevano a 43 euro. dico ma ci rendiamo conto? quarantatre euro per un paio di scarpe di stoffa e plastica elettrosaldata? ma siamo veramente usciti di senno? fortuna che da panrama le original marine della stessa identica forma e colore le ho pagate 9.99. e vi assicuro che dureranno esattamente quanto sarebbero durate le superga, cioè forse un'estate, forse due, non di più. Alla sera altra cena con amici, per festeggiare con un altro gruppo il compleanno di LUI, a casa loro: altro rientro tardi, altra serata divertente, anche se questa volta il condizionatore installato a casa dell'ospitante mi ha permesso di essere distrutta solo dalla stanchezza e non anche dal caldo. ci abbiamo anche rimediato un vecchio condizionatore che almeno mi ha permesso di affrontare un incarico spossante il lunedì: ho stirato per tre ore grondando sudore come una vasca, nonostante il condizionatore a palla.
la domenica è stata praticamente inesistente, ci siamo riposati ed abbiamo pranzato con quello che c'era e cenato con il kebab, nulla di particolare.
il lunedì era il mio ultimo giorno di ferie, mentre LUI è rientrato al lavoro e devo dire che me lo sono trascorso abbastanza tranquilla, anche se stanca di nuovo come una scaricatrice: la mattina spesa (e mi sono dimenticata il carrellino!!) acquisto dei biglietti aerei per le vacanze di settembre e visita dal dottore per quella irritazione sulla spalla che non voleva andarsene. alla fine si è rivelata un piccolo fuoco di sant'antonio che mi è venuto probabilmente perchè mi sono stancata troppo, alla faccia delle vacanze rilassanti, quindi pomate ed altre pillole da prendere tre volte al giorno. poi a casa a fare le faccende con un calore che non lasciava requie quindi condizionatore e ferro da stiro. alla fine avevo le gambe che sembravano due palme: gonfie, senza caviglie e pesanti.
a quel punto ho continuato il lavoro di catalogazione dei DVD che abbiamo a casa e ne ho fatto un'altra grossa fetta, anche se sono solo a metà dell'opera. Quando LUI è tornato dal lavorocena con bruschette e mozzarelle tele e nanna relativamente presto.
queste le mie vacanze. non mi sono riposata, mi sono divertita, ho potuto riavvicinarmi a LUI senza disturbi nel mezzo che ci impedissero di parlare, anzi di comunicare, e spero di essermi almeno un po ritemprata anche se non proprio in pieno. ed ora si tira avanti fino a settembre in fondo manca solo un mese no?
Commenti
E' stato particolare condividere un micro di esperienza "di vita" e scoprire qualcosa in comune.
Anche io nella mia terra natia vivo una vita indipendente. Mi sarebbe piaciuto condividere ancora.
E' forse la prima volta che abbiamo condiviso un pensiero o uno stato d' animo.
Questo mi fa piacere.
ho la sensazione che il vento stia cambiando.
Non conosco il futuro, ma spero in meglio.
Carolina