un'altra estate
come ogni anno è arrivata l'estate e come ogni anno sono arrivate le tanto agognate ferie. un periodo che sembra sempre troppo breve ed n cui seriamo di ritrovare quelle sperdute energie di cui sentiamo disperatamente la mancanza per andare avanti.
anche io, come tutti aspetto contando i minuti che mi separano da domani pomeriggio, orario fissato nella mia testa per l'inizio della ricerca di questa rilassatezza, di questa tranquillità di cui sento sempre più il bisogno. questo anno poi in modo particolare, perché la stanchezza fisica si accompagna anche ad un senso di scollamento che devo trovare il modo di correggere, ed a un bisogno di riavvicinamento con LUI che si deve soddisfare ad ogni costo per continuare ad andare avanti tranquillamente.
è stata una strana annata questa che ci lasciamo alle spalle senza grandi crisi ma piena di piccoli intoppi, di noiose divergenze, di fatiche giornaliere, che alla fine ci hanno provato come se fossero state calamità nazionali.
a parte le vere calamità nazionali, che però a noi hanno toccato in maniera solo marginale; LUI sul lavoro dove si è trovato più coinvolto per l'assistenza alle scuole, io sul lavoro dove ho sentito un appesantimento di alcune cose per sostenere l'eventuale carico di pazienti.
ma è stato l'insieme, la conseguenzialità delle varie cose che alla fine non ci ha lasciato il tempo di riprendere fiato e che ci ha portato sull'orlo dell'esaurimento delle forze.
e come sempre quando ci si aspetta troppo da qualcosa si rischia di ottenere mendo di quanto non poteva venire.
per questo mi sono ripromessa di non aspettarmi nulla, di prendere quanto verrà da queste giornate d'estate e di assaporarle, sperando che facciano da medicina per le nostre tante, piccole malattie del corpo e dell'anima.
anche io, come tutti aspetto contando i minuti che mi separano da domani pomeriggio, orario fissato nella mia testa per l'inizio della ricerca di questa rilassatezza, di questa tranquillità di cui sento sempre più il bisogno. questo anno poi in modo particolare, perché la stanchezza fisica si accompagna anche ad un senso di scollamento che devo trovare il modo di correggere, ed a un bisogno di riavvicinamento con LUI che si deve soddisfare ad ogni costo per continuare ad andare avanti tranquillamente.
è stata una strana annata questa che ci lasciamo alle spalle senza grandi crisi ma piena di piccoli intoppi, di noiose divergenze, di fatiche giornaliere, che alla fine ci hanno provato come se fossero state calamità nazionali.
a parte le vere calamità nazionali, che però a noi hanno toccato in maniera solo marginale; LUI sul lavoro dove si è trovato più coinvolto per l'assistenza alle scuole, io sul lavoro dove ho sentito un appesantimento di alcune cose per sostenere l'eventuale carico di pazienti.
ma è stato l'insieme, la conseguenzialità delle varie cose che alla fine non ci ha lasciato il tempo di riprendere fiato e che ci ha portato sull'orlo dell'esaurimento delle forze.
e come sempre quando ci si aspetta troppo da qualcosa si rischia di ottenere mendo di quanto non poteva venire.
per questo mi sono ripromessa di non aspettarmi nulla, di prendere quanto verrà da queste giornate d'estate e di assaporarle, sperando che facciano da medicina per le nostre tante, piccole malattie del corpo e dell'anima.
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