ancora rabbia nelle strade


nuovo giorno e nuovo motivo di rabbia.
oggi voglio levare una vibrante protesta a nome di tutti i cittadini che come me vivono a largo dei colli albani.
quella è una zona felice, quasi un'oasi del parcheggio, dove con un poco di pazienza la macchina la puoi lasciare anche non troppo distante da casa, e dove i poveri disgraziati che, volendo alleggerire il traffico urbano, vogliono lasciare la macchina nel parcheggio di scambio non hanno troppe difficoltà a farlo.
tutto questo fino a fine agosto, primi di settembre.
dopo di che comincia quello che è definito il migliore mercato del libro scolastico usato di Roma e del Lazio.
visti i costi proibitivi del mandare un figlio a scuola al giorno d'oggi trovo che la cosa sia estremamente encomiabile, e da premiare, se non fosse che una sequela di venti, trenta camion, invade tutta una parte del parcheggio di scambio, del parcheggio del mercato, e ogni anno una parte più grossa, tanto che questo anno non è stato raro trovare camion non solo sul marciapiede a loro assegnato, ma anche nel mezzo del parcheggio, con i loro begli ombrelloni che occupano sei o sette posti macchia.
questo non parlando di:
folle di persone che girano tra i banchi e in mezzo alla strada ignorando le macchine che devono passare;
folle di macchine posteggiate nei modi più disparati impedendo a quei pochi fortunati che hanno trovato posto di uscire, a quei disgraziati che devono percorrere la strada ti passare, e sostando nel centro della corsia anche per dieci minuti in attesa che la gentile signora, con cane, bambino grande, bambino piccolo, borsa, foglio per appunti e spesso anche nonna, scendano da quella benedetta macchina e questa possa togliersi tre quarti dalle scatole.
e tutto questo peggiora notevolmente alle sette e mezza, quando, non si sa per quale misterioso arcano, tutti quei camion, si cominciano a muovere entrando ed uscendo dai propri posti come se si trattasse di un mazzo di carte da mischiare.
dolore e sofferenza a colui che in quel momento deve uscire dal parcheggio, perché i signori ti rispondono anche male, mentre fanno i loro affari a spese di chi in quella zona ci vive tutto l'anno.
e non ultimo, a volte si vede anche qualche luce scheggiata, qualche graffio sulla vernice, ma tanto vai a sapere il giorno dopo chi è stato di quegli elefanti del balletto serale?
il tutto poi si protrae fino a dicembre, con somma gioia di tutti gli abitanti, che per quattro mesi devono sgomitare con gli acquirenti, deviare gli assalti dei venditori che se non hai libri da vendere o da comprare ti guarda anche male se passi di li, preservare la propria macchia, mangiarsi il fegato per un posteggio, bestemmiare in turco austroungarico per uscire dallo stesso il giorno dopo sono per entrare o uscire di casa.
a chiusura di tutto questo io mi domando: ma il comune di Roma, o del mio distretto, se di quello si tratta, si rende conto di tutto questo quando da permessi infiniti ed innumerevole per questi eventi? manda mai un vigile a vigilare, non solo sul fatto che i signori non sbordino dal suolo occupato e pagato, ma anche che la cosa non arrechi troppo disagio a quei poveri cristi che le tasse le pagano tutto l'anno?
in questo periodo ogni sera ed ogni mattina, sono parolacce e rabbia che montano e sgorgano libere e sincere dal cuore, e spero, veramente tanto, che giungano tutte all'orecchio di chi di dovere, ma oramai in questo senso sono molto scettica: chi di dovere, una volta che ha intascato quanto dovuto, spinge bene i suoi bei tappi nelle orecchie e si dedica a tutt'altro, non certo all'ascolto di chi come noi può protestare ma non portare qualcosa nelle sue lucrose tasche.

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