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Visualizzazione dei post da 2016

IL GIORNO DEL GATTO NERO

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oggi è la giornata dei gatti neri. questi splendidi felini, dalle mosse agili e dal colore così vicino a quello delle loro sorelle più grosse, le pantere, che ancora oggi rischiano la vita per la sciocca superstizione che ancora obnubila la mente di molti.  per cercare di dare una spinta verso la salvezza di questi splendidi animali, voglio parlare dell'origine di questa assurda credenza che ne fa i compagni preferiti delle streghe ed i portatori di sfortuna. cominciamo col il dire che anche in questo caso la religione ha le sue belle colpe, tanto per cambiare. nel periodo romano i gatti neri erano i figli prediletti della dea Iside, signora della notte perché nella notte erano invisibili, mentre i loro occhi erano una luce quasi mistica che si muoveva nel buio. cosa poteva aver originato una creatura così magica se non una divinità? Iside era oltre tutto anche la dea della fortuna quindi in gatto nero era considerato portatore di fortuna e protettore, tanto che era consid

RUDY E' TORNATO SULLA ASTRONAVE

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non ne ha parlato nessuno, e probabilmente a non molti mancherà ma ieri sera, qui a Roma, una delle menti della fantascienza italiana, uno che la fantascienza la trattava da anni e lo faceva con spirito e umorismo, se n'è andato, facendo poco scalpore. Massimo Mongai, a due giorni dal suo sessantaseiesimo compleanno è morto, dopo una peregrinazione tra le strutture mediche romane, ed a chi voleva sue notizie rispondeva " Sono mesi che cerco una risposta adeguata, motivo per cui non ho ancora risposto, insieme allo stress della situazione. Va tutto bene. Quasi. A presto a tutti. " non era un uomo facile, sanguigno, misogino, convinto di essere il depositario dell'unica verità universale, ma nello stesso tempo impulsivo, entusiasta, istrionico. la prima impressione che dava era quella di un grosso orso, irsuto e scapigliato. con quella grossa barba che spesso era piena di briciole, con la sua strabordanza non solo fisica, con la sua incapacità ad arginarsi. eppur

SCHIAPPARELLI HA SMESSO DI PARLARE

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il 20 luglio del 1969 il mondo intero si fermò, con il fiato sospeso. tutti rimasero con gli occhi puntati su uno schermo in bianco e nero, da cui un annunciatore seguiva i momenti salienti di uno degli eventi mondiali più importanti della storia: i primi passi sulla luna da parte di un uomo. ieri invece, la voce della sonda Schiapparelli, planata sulla superficie di Marte, si è spenta tra il silenzio e il disinteresse del mondo intero, tranne un pugno di appassionali, nerd, o curiosi che ne hanno seguito l'epopea. cosa è cambiato dal primo evento al secondo? guardando la società non molto è cambiato: i problemi ci sono sempre, l'economia è fluttuante e come allora ci sono quelli che pensano che non vedremo una luce nella crisi, ci sono quelli che pensano che la politica distruggerà la società, ci sono quelli che vedono solo i problemi e non le soluzioni, quelli che pensano che il denaro andrebbe speso per altro e quelli che hanno altro a cui pensare. allora perché ogg

MORIRE DI PARTO OGGI

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sembra assurdo parlare ancora oggi, nel nuovo secolo, nell'era delle innovazioni e del futuro, di morte per parto. una morte che nella mente dei più è oramai legata alle scene da terzo mondo, relegata in un angolo della mente dove riponiamo anche l'immagine del bambino che muore di fame con la voce della donna che dice "les anfant va amurir" o degli africani in fila per le vaccinazioni. ed invece si sentono molto spesso purtroppo le notizie di nuovi decessi legati a malasanità, decessi che in molti casi sembrano tanto inspiegabili quanto dolorosi, che spesso colpiscono sia la madre che il nascituro. l'ultimo in ordine di tempo è un caso che piu degli altri dovrebbe destare indignazione, perché, se verrà confermato quello che i parenti stanno dicendo a gran voce, e che il primario chiaramente smentisce, la donna sarebbe morta a causa di un medico obbiettore di coscienza, che si è rifiutato di praticare un aborto terapeutico. a parte il fatto che io considero

MA LA COLPA DI CHI E'? IL CASO DI TIZIANA

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eccomi di nuovo ad inimicarmi il popolo, ma sembra normale che le mie idee vadano controcorrente e si trovino in disaccordo con la massa. oggi voglio parlare di Tiziana Cantone. una ragazza di trent'anni, con tutta la vita davanti, che si suicida perché un video hard viene messo in circolazione. triste, non c'è che dire. stronzi quelli che hanno messo on line il video. assolutamente. ma vogliamo smettere di spogliare di ogni responsabilità le persone per favore? vogliamo cercare di essere noi per prime responsabili della nostra vita? sono così stanca di gente che dice si lo sapevo ma è colpa sua. cominciamo un attimo dall'inizio. lei è una ragazza disinibita, che ha voglia di un pizzico di trasgressione, e non ho nulla contro questo. ha un ragazzo ma ha voglia di assaggiare anche altre pietanze oltre al pasto che gli spetta, e si fa l'amante. non ci vedo nulla di male, anche se sarei più per una chiara dichiarazione del tipo, amore, non mi basti più

TERRORISTI O DISADATTATI

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fino a qualche tempo fa, con gli attacchi dell'ISIS, con il terrorismo che minacciava di colpire in tutto il mondo, anche se in particolare aveva colpito in europa, sentivamo tutti una sorta di preoccupazione. per il pericolo di ritrovarci in un punto sensibile, per il rischio di ritrovarci vittime involontarie ed innocenti di questa strategia politica che veniva messa in campo da un esercito lontano ma fanatico, al punto da non riconoscere limiti e confini, preoccupazione diffusa, ma anche blanda, una preoccupazione che si accendeva soprattutto quand sentivamo la notizia al telegiornale, ma che poi passava nel dimenticatoio nel resto del tempo. ed in fondo questa specie di blando disisnteresse era giustificato. fino a ieri, il rischio di essere coinvolti in un attacco di questo tipo era veramente piccolo. più facile essere coinvolti in un incidente stradale che in un attacco terroristico, o di precipitare con un aereo per un incidente, che per una bomba, si diceva, ed in fond

PER PARLARE DI ALTRE DONNE

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parliamo spesso di come ci sentiamo impotenti di fronte al dilagare del terrorismo in Italia, e di come dobbiamo comportarci di fronte a quelli che fuggono da quelle terre sconvolte dalla guerra. ma non parliamo mai di chi invece di fronte a quella guerra decide di rimanere, e di combattere; perchè invece di pensare a se stesso decide di opporsi a chi vuole un mondo in cui l'unica legge sia quella dettata da una religione, come se l'uomo non avesse diritto di gestire il proprio destino. Arim Mirkan quelle di cui parlo sono le donne che hanno deciso di rimanere e di combattere, quelle che magari una volta erano civili, ma che ora hanno imbracciato un fucile e si sono messe a combattere, e a morire di fronte a chi dice che non hanno nemmeno il diritto di farsi una cultura. perchè di fronte a chi è disposto ad uccidere vecchi, donne e bambini, per meritarsi il proprio paradiso con le sue 72 vergini, ci sono anche delle donne che piuttosto di venir prese vive da loro s

IL CALCIO CHE.... schifo

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Anche oggi, mentre venivo al lavoro, ascoltavo la radio, e come al solito il radiogiornale passava allegramente dal parlare della crisi finanziaria, che non accenna assolutamente a mollare la presa che che ne dicano politici e governo, ai nuovi aqcuisti del calcio, che vogliono comprare questo o quel giocatore, raccontando della moglie maneger di uno che visto i milioni che le venivano offerti non bastavano minacciava di non andare da una parte, di 35 milioni di euro offerti per un'altro, e così via. ed ancora una volta ho avuto la conferma, in fondo al mio cuore, che l'odio che provo verso il calcio ha tutte le ragoni di esistere. questo perchè, anche se viene chiamato sport, non è più uno sport, nemmeno alla lontana. è una passerella di starlette che devono avere bei faccini per vendere i prodotti, muscoli scolpiti per alzare l'odience televisiva, divise smaglianti dai colori accattivanti da vendere ai seguaci di questa specie di nuovo credo, pieno di rutilanti Dei

VENTI DI ESTREMISMO VENTI D'ODIO

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io ho 51 ani, vissuti in periodi piuttosto diversi tra di loro, in cui grandi cose si sono susseguite, grandi sconvolgimenti storici e politici. ho vissuto la guerra fredda e l'abbattimento del muro di Berlino, ho vissuto il periodo lelle brigate rosse e delle stragi di mafia, ho vissuto il cambio della moneta e il rafforzamento dell'Europa come unità molto politica e molto poco economica, ho vissuto tanti diversi momenti anche di grandi guerre, soprattutto nella zona sud del mondo, che sono andate sempre più aumentando, ma anche all'est, con le stragi in ucraina. ho vissuto l'inizio di questo periodo tremendo, un inizio che si può più o meno indicare con l'11 settembre 2001 quando vennero abbattute le torri gemelle. da li ho visto molti altri momenti critici di attentati, di risposte armate, di invasioni e di guerre lampo. ma oggi devo ammettere che ho sentito nascere in me due forti sentimenti. oggi, quando alla radio prima, e tramite internet poi, sono sta

DI NUOVO NELLO SPAZIO

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tra un anno, un'altra volta, su nel cielo, un italiano solcherà lo spazio. il nostro grande Nespoli partirà di nuovo dalla Stazione Spaziale Europea per la grande avventura sulla Stazione Spaziale Internazionale. quando sento queste cose il cuore mi si riempie di gioia, e mi sento almeno un po orgogliosa di appartenere al paese che ha dato vita a queste eccellenze. ma quanto di noi orbita su nelle stelle, e chi sono i nostri astronauti, coloro che vestono i panni che molti di noi, io in testa, hanno sognato di indossare?   quando si parla di Stazione Spaziale Internazionale, si parla di un insieme di cose: si parla del primo vero avamposto dell'esplorazione spaziale, un luogo in cui dei terrestri soggiornano per mesi, lavorano vivono e dormono, al di fuori della protezione della terra. ma parliamo anche di un laboratorio ad altissima efficenza in cui vengono portati avanti tutta una serie di esperimenti, i cui risultati, poi, godiamo qui sulla superfice terre

REFERENDUM

giuro, non volevo parlare di questo referendum, perché non mi andava di dire come e perché mi schieravo dalla parte dei no. lo giuro, non volevo. però poi senti tutti questi tipi che vanno in giro dicendo delle cose che ti fanno saltare veramente i nervi ed alla fine ti viene voglia di dire la tua. lasciamo perdere tutto il resto, non voglio stare due ore a parlare di tutto quello che penso sul fatto che la gente non si rende conto che a due passi dalle nostre spiagge ci sono comunque i pozzi di altre nazioni che inquinerebbero le nostre coste senza problemi e che in più ci venderebbero il greggio estratto da loro. quindi cornuti e maziati. e nemmeno altre considerazioni che o atto in merito. no voglio parlare solo delle rinnovabili, che vengono così ampiamente sbandierate: l'energia eolica e l'energia solare. belle cose vero? sarebbero energie stupende che permetterebbero di avere elettricità a impatto quasi uguale a zero, una visione estremamente natura