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Visualizzazione dei post da febbraio, 2008

straniera in terra natia

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quello che sto per scrivere può ferire la sensibilità di qualcuno, quindi lo avverto che può trovare tematiche un poco razziste. ci sono delle volte in cui mi aggiro per la città e mi rendo conto di una tristissima verità: sto perdendo le mie sicurezze. non quelle personali, ma quelle legate alla mia identità come abitante di Roma, Italia, Europa. mi aggiro per strade che sono sempre più percorse da persone il cui aspetto, i cui odori, la cui lingua, sono cosi distanti dal mio comprendere da farmi paura solo per la loro differenza, e mi sento nello stesso tempo spersa, ed in colpa per questa sorta di razzismo inconscio che sta prendendo il sopravvento sulla mia di solito tranquilla accettazione delle cose. eppure spesso mi ritrovo a chiedermi perché la gente che viene a vivere qui non impari a parlare come noi, spesso mi trovo a pensare che siamo sempre meno noi italiani in una determinata zona, mentre abbondano i cingalesi, indiani, cinesi, marocchini, bulgari, slavi e quant'altro

unaltra notte in reperibilità

avete mai provato cosa vuol dire lo stress di essere reperibile durante la notte, e proprio nel momento in cui siete finalmente in pigiama, con la mano che sta tirando la coperta sul corpo, ed il telefono squilla? e voi rispondete con il cuore pesante nel petto e vi dicono di andare al lavoro per un intervento in cui voi sapete di non essere indispensabili, ma siccome vi hanno chiamato voi vi vestite, baciate il vostro compagno e vi mettete in macchina, nel delirio del venerdì sera, con la gente che va a due ovunque alla ricerca di un parcheggio di fronte a qualsiasi posto venda alcolici più o meno legali, e voi che dovete attraversare uno dei quartieri più attivi nel campo della vendita di alcolici più o meno legali e non solo. e finalmente arrivate al lavoro dove i guardiani dei cancelli, cerberi dalla divisa blu e l'alito mortale vi lasciano passare con nel viso l'espressione...MA SOLO Perché SONO BUONO... come se voi veniste a divertirvi alle undici e mezza di sera in o

dura la vita

rieccoci a parlare di noi. l'inverno stà volgendo lentamente alla fine, cominciano le prime giornate di caldo infingardo, quello che fa fiorire gli alberi per poi gelarli il giorno dopo. pioggia se nè vista poca in effetti negli ultimi tempi, ma è un po che di pioggia se ne vede poca quindi niente di nuovo. fortunatamente questo inverno rispetto a quello scorso è stato freddo, non freddissimo ma abbastanza per farci sentire la differenza di stagione, un freddo che ci ha messo in una specie di stasi per prepararci all'estate e che ci ha fatto riposare, parlando del ciclo vitale. eppure non sento ancora il fremito del cambiamento, quella sensazione di nuovo che si sente di solito con la primavera e che ci fa "fiorire" prima dell'estate. verrà, si spera. per quanto riguarda invece le cose più materiali che dire, i cambiamenti ci sono ma sono tutti volti solo al risparmio visto il periodo sempre più nero che si prospetta alle nostre finanze e che non ci offre altri ap

ritorno da mamma, ma solo per poco

ne è passato di tempo dall'ultima volta in cui mi sono connessa a questo diario personale, e per tanto mi sono detta che dovevo tornare, scrivere di nuovo, dire qualcosa di me. ma non ne avevo voglia, come non ho voglia di vedere i miei forum, come non ho voglia di giocare ultimamente. eppure si deve ricominciare da qualche parte, e questa vacanza da mia madre mi ha dato di nuovo la spinta per scrivere, o forse il bisogno di sfogarmi di nuovo. e quindi eccomi di nuovo qui, in un momento di tranquillità, in cui mia madre è uscita ed io sono sola con i miei pensieri e con il mio diario. un diario che ho tenuto segreto, perchè so che non capirebbe, non riuscirebbe a comprendere i miei lamenti, le mie recriminazioni, non più di come fa quando discutiamo su ogni cosa e per ogni cosa io sono quella che non capisce e che non vuole vedere. si sentirebbe solo offesa, ferita, ed io non potrei sopportare altre recriminazioni da parte sua, altri rimbrotti o solo musi eterni, per questa figlia