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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

il pedone questo **** sconosciuto

di parlare degli automobilisti maleducati e incivili ne ho piene le tasche. oggi voglio provare a parlare di un'altra categoria: i pedoni. si tende a scusare la loro esistenza e la loro insistenza per il fatto che sono più deboli e facilmente feribili dell'automobilista medio, ma se solo usassero un briciolo di testa quando svolgono il loro compito di pedoni! li vedi lanciarsi in attraversamenti rocamboleschi e pericolosi al limite del mortale, senza minimamente guardare le strisce che scorrono placide e sicure a soli pochi metri dal loro lancio. anzi. ho visto madri col carrozzino deviare di fronte alle strisce per non rischiare di attraversare sulle stesse, quasi fossero dei luoghi di pericolo celate da sicura zona di attraversamento. ci sono anche quelli che usano le strisce, si, ma solo quando il semaforo è rosso per l'attraversamento, con le macchine che passano rombando e strombazzando rese idrofobe dal rapido passaggio di colore, mentre i responsabili dello scempio s

lettera aperta

Oggi mi voglio rivolgere al signor Brunetta, perché a volte, si spera che queste persone siano in fondo degli esseri umani con cui poter parlare ed a cui esporre le proprie perplessità ed i propri problemi, proprio come fossero normali persone, come noi. ebbene signor brunetta, io sono una donna vicina al suo modo di pensare, una esponente minorissima del centro destra, interessata alla politica in quanto la politica si interessa alla mia vita quotidiana e ne influenza l'andamento. ho accolto la sua legge sulle regole per la malattia nei lavoratori con una certa perplessità e con una certa perplessità mi ritrovo a viverla ogni giorno. le mie in vero sono più di una come perplessità, e sono di genere al quanto diverse. la prima riguarda la stessa conformazione della malattia. oggi come oggi la malattia di una persona è vincolata alla visita fiscale dalle otto del mattino alle otto della sera, con una sospensione degli arresti domiciliari di un'ora dalla una alle due. bello, a me