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Visualizzazione dei post da agosto, 2007

arrivano le vacanze

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eccoci, l'agosto finalmente volge al termine, e dico finalmente perché io un caldo del genere non lo avrei potuto sopportare un'altro mese, e si avvicinano i giorni di settembre e finalmente VACANZE!!!!!!. si le agognate ferie, i desiderati giorni di indolenza e di pigrizia, le gite nei posti mai visti o nei soliti posti senza il problema che domani mi devo alzare presto che lavoro e stanotte sono reperibile (cosa del resto vera, come sempre uffa). oramai i giorni sono pochi ed io li vedo passare, lenti e dolorosi, ma passano. pochi soldi per lunghe vacanze in lidi lontani, quindi brevi vacanzine in lidi vicini, pace, tranquillità e tanta rilassatezza, niente ospedale, colleghi, storie varie, chiusi i cellulari di servizio, acceso solo quello della mamma e degli amici, solo sole aria fresca, se ci si riesce un poco di mare, e tante passeggiare, tanto sonn o arretrato, tante coccole e risate. ho amici che stanno godendo la loro giusta siesta in posti lontani ed esotici; un poco
oggi è una giornata no. una di quelle giornate il cui il caldo ti opprime alla gola, il cielo ti schiaccia le spalle, le voci sono suoni stridule nelle orecchie, giorni in cui una fame terribile ti divora ma tutto quello che mangi non ha il sapore che vorresti ed appare quasi insipida, in cui hai una sete da arsura ma tutta l'acqua di questo mondo sembra incapace di spegnerla. oggi le cose che guardo mi appaiono piatte e senza vita, i pensieri sono auto distruttivi e disperati, la voce è monocorde. io mi sento vuota e spenta come una vecchia lampada e vado avanti solo per inerzia, senza spinta ne voglia. capitano giornate no; a volte pi+ù spesso a volte meno spesso, e sono giornate che nascono e si formano dal primo aprirsi degli occhi, dai primi momenti della giornata, quando aprendo gli occhi ti accorgi di come tutto sia coperto di una strato di immobilità e di morte. sono quelle giornate in cui è più facile fare cazzate che irritino gli altri, o spingere nel verso sbagliato una

malinconica lamentazione di un giorno come tanti

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Oggi è sabato. un sabato che avrei passato molto volentieri dormendo, carezzata dalla frescura appe na riguadagnata da questa stagione riarsa, e che invece mi tocca passare al lavoro, con gli occhi gonfi del sonno che non hanno avuto, e la testa pesante delle cose che vorrei fare ma che alla fine non farò. oggi mi sento malinconica mentre guardo dalla finestra ed ascolto il vociare delle infermiere fuori dalla mia stanza, occupate nel rifornimento, svogliate dalla mattina, garrule come giovani oche alla guazza. io penso a Maurizio, in questo momento placidament e addormentato, o a Merlino che sarà dalla mia parte del letto, con le zampine sotto la testa, nella posizione che di solito assumo io quando dormo. oppure a Sardil che si sarà acciambellata sul gioco e dormirà con la pancia mezzo esposta e la linguetta tra le labbra, rosa ed appena visibile, mentre la coda a piccoli scatti si muove nel sogno. oppure alla vecchia, Morgana, che si è ricavata un angolino da batcaverna sotto i DVD

piove, guarda come piove...

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Piove. Quella pioggia stentata e appiccicosa che scende quando il cielo è arido da tanto. Una pioggia che libera gli odori dell'estate trattenuta, riarsa, una estate che è cominciata quasi l'estate scorsa, senza soluzione di continuità, senza speranza di una fine e di un principio per mesi. Erano ben quattro mesi che non una goccia toccava il bollente asfalto delle strade, un periodo infinito di arsura e di sofferenza, in cui le forze scemavano dal corpo col sudore e i sali minerali, mentre il carattere crollava, arricciandosi ai bordi come bruciato, divenendo crudele e cattivo per la sofferenza dell'arsura. Invece oggi piove. Quando sono uscita stamane, alle sei e mezzo, l'aria fresca, frizzante, mi ha carezzato e dato una carica che oramai da mesi non sentivo, una sensazione di benessere, avvolgente come le folate leggere di vento che mi carezzavano le spalle nude asciugando il velo di sudore che nonostante tutto il movimento mi creava. Poi la giornata è trascorsa le
il caldo soffocante è tornato, picchia selvaggiamente sulla schiena, curvandola, sulla testa annebbiandola e sulla voglia spegnendola. ho poca volgia di parlare, di scrivere, di comunicare, ma mi sono imposta di scrivere ogni tanto per non adottare la scusa che è tanto che non scrivo quindi non vale la pena di continuare. quindi solo due parole per mantenere spente le scuse e spingermi avanti.
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Oggi voglio parlare di una nuova forma di intrattenimento on line, o meglio di una forma che io ho scoperto da relativamente poco e che ha conquistato in breve la mia attenzione. si tratta dei browser game, come potete vedere dai vari link che ci sono al lato della pagina. intanto di che si tratta?sono videogiochi giocabili via internet tramite un qualsiasi brower e per browser si intende il gestore delle nostre navigazioni in rete che sia Mozilla o explorer. si gioca sconnettendosi al sito del gioco, senza scaricare di solito nulla e gratuitamente. spesso la grafica è scarna o inesistente e si risolvono per lo più in giochi gestionali, che da gestire sia un personaggio, un castello o un territorio. si interagisce in maniera più o meno diretta con gli altri giocatori anche se di solito è una interazione a due, visto come commercio \ scontro \ guerra \ lotta e quanto altro comprenda l'ambientazione del gioco. per quanto riguarda può essere la più disparata, ci sono giochi di ambien

Brucia ragazza, brucia...

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Non è passata. è li, ribollente sotto la superficie, pronta a scattare come un cobra al primo segnale, a volte così forte da serrarmi la gola. Però oggi non è sola. c'è un dolore sordo che le pulsa accanto, e che ne segna i confini, c'è una stanchezza assoluta, che mi spezza le gambe e mi fa camminare per la sala in mezzo ai colleghi come fossi uno zombi. è una di quelle giornate che se non fossi la responsabile dell'intervento passerei a controllare il magazzino con lo stereo nelle orecchie per chiudere fuori il mondo perché è una di quelle giornate in cui vorrei che il mondo fosse solo fuori. eppure è una di quelle giornate che riacquista un significato per qualcosa che non ti aspettavi, come le risposte che ho trovato al post di ieri. non me le aspettavo, se devo essere sincera, non perché non sappia che c'è gente che mi è accanto anche solo con le parole ed il pensiero, ma perché era così assoluto quello che provavo ieri che mi sembrava impossibile meritasse una ris

un pensiero in due tempi

Io sono una agnostica scettica, ma comincio a pensare che ci siano strane trame soprannaturali che brigano alle mie spalle. Oggi è giovedì, e come ogni giovedì da alcuni mesi oramai ho l'appuntamento con il mio Caronte personale, che traghetterà la mia anima per un'altro pezzetto di strada. eppure come ogni giovedì qualcosa ha fatto si che io non dormissi o dormissi solo qualche ora, che io sia stanca come se mi avessero steso e battuto con un battipanni, e che la mia mente sia annebbiata come fossi sotto tranquillanti. è come se oramai fosse per me una abitudine andare da lui con le difese completamente stese a terra pronta a soggiacere a qualunque indagine ci sia da fare, senza la forza di protestare. certo, l'analisi scorre molto meglio in questa maniera, certo quello che viene fuori è sicuramente più facile da far uscire che in una situazione di mente attenta e vigile. però comincio ad essere distrutta da questa sequenza devastante per la mia mente ed il mio fisico. ino