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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

SCHIAPPARELLI HA SMESSO DI PARLARE

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il 20 luglio del 1969 il mondo intero si fermò, con il fiato sospeso. tutti rimasero con gli occhi puntati su uno schermo in bianco e nero, da cui un annunciatore seguiva i momenti salienti di uno degli eventi mondiali più importanti della storia: i primi passi sulla luna da parte di un uomo. ieri invece, la voce della sonda Schiapparelli, planata sulla superficie di Marte, si è spenta tra il silenzio e il disinteresse del mondo intero, tranne un pugno di appassionali, nerd, o curiosi che ne hanno seguito l'epopea. cosa è cambiato dal primo evento al secondo? guardando la società non molto è cambiato: i problemi ci sono sempre, l'economia è fluttuante e come allora ci sono quelli che pensano che non vedremo una luce nella crisi, ci sono quelli che pensano che la politica distruggerà la società, ci sono quelli che vedono solo i problemi e non le soluzioni, quelli che pensano che il denaro andrebbe speso per altro e quelli che hanno altro a cui pensare. allora perché ogg

MORIRE DI PARTO OGGI

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sembra assurdo parlare ancora oggi, nel nuovo secolo, nell'era delle innovazioni e del futuro, di morte per parto. una morte che nella mente dei più è oramai legata alle scene da terzo mondo, relegata in un angolo della mente dove riponiamo anche l'immagine del bambino che muore di fame con la voce della donna che dice "les anfant va amurir" o degli africani in fila per le vaccinazioni. ed invece si sentono molto spesso purtroppo le notizie di nuovi decessi legati a malasanità, decessi che in molti casi sembrano tanto inspiegabili quanto dolorosi, che spesso colpiscono sia la madre che il nascituro. l'ultimo in ordine di tempo è un caso che piu degli altri dovrebbe destare indignazione, perché, se verrà confermato quello che i parenti stanno dicendo a gran voce, e che il primario chiaramente smentisce, la donna sarebbe morta a causa di un medico obbiettore di coscienza, che si è rifiutato di praticare un aborto terapeutico. a parte il fatto che io considero