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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

IN RICORDO DI UNA AMICA

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ci sono voluti molti mesi perché riuscissi a scrivere questo post.  prima era impossibile per me, avvicinarmi alla tastiera ed avere le idee organizzate per riuscire a parlare chiaramente di quello che volevo. le idee mi si mischiavano, immagini del prima e del dopo che si accavallavano, il dolore che si univa all'amore che avevo avuto per lei... il 9 del mese di agosto Morgana ci ha lasciati. Morgana era la mia gatta più vecchia ed era la seconda gatta che io avessi preso nella mia età adulta, nella mia vita da donna indipendente. era una gatta molto particolare. fin da piccola aveva un cipiglio serio e inquisitorio, e crescendo non era cambiata poi molto. quando era una piccola micetta importuna, cercava di convincere il mio gatto di allora, Drago, una specie di genio felino di colore rosso, che lei era la sua futura compagna per tutta la vita, e che avrebbe dovuto scendere da qualsiasi superficie alta che lei non riusciva a raggiungere, per affrontare con lei un pro

PER IL MARTELLO DI GRABTHAR, PER I FIGLI DI WAVEN, NON SARAI DIMENTICATO

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Da cosa si vede un anno che promette di essere di merda? forse dal fatto che alla terza settimana siamo già a due lapidi piantate nel proprio cimitero delle celebrità. be nel mio caso allora si tratta proprio di un anno di merda. perché ieri, ci ha lasciato anche Alan Rickman, un grande attore che ha saputo sempre fare grandi cose interpretando quasi sempre personaggi di secondo piano. un attore inglese che, come la maggior parte degli attori inglesi, era venuto su a pane e Shakespeare, e che era approdato al cinema americano, quello di cassetta per intenderci, quasi per caso, per interpretare una particina in un film che avrebbe dovuto pompare solo la star, Bruce Willis, un cattivo da copione, qualcuno che si sarebbe dovuto ricordare solo collegato all'attore principale. ed invece , la sua capacità di dare spessore a qualcosa che di spessore non avrebbe dovuto averne, ha fatto si che Hans Gruber, il tuo terrorista tedesco, fosse sullo schermo della stessa portata e dello

QUANDO ANCHE I FOLLETTI MUOIONO: CI LASCIA DAVID BOWIE

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Sembra così strano. quando qualcuno che conosci e che dai scontato nella vita di tutti i giorni muore ti rendi improvvisamente conto che non lo sentivi nominare da un po' e che non avevi notizie di prima mano da parecchio. oggi ho aperto il giornale ed ho visto la notizia che è morto David Bowie. e mi è crollato il mondo addosso. il mio primo pensiero è stato che i folletti e le fate non dovrebbero morire, perché è la loro levità a rendere il mondo un posto migliore. ma lui era più di questo, era un folletto ma era profondamente umano, ed era un alieno, ed era l'altro. so che per molti non è così importante la morte di un cantante ma io sono una di quelli che scandiscono la propria vita con la musica, e Bowie è uno di quelli che nella mia vita è stato più presente in assoluto, assieme ai miei altri idoli della musica. la sua morte per me è qualcosa che mi colpisce in una larga fetta di ricordi. le sue canzoni scandiscono la mia infanzia, e la mia giovinezza. la s