LE FAMIGLIE

oggi una delle informazioni che girano maggiormente per i giornali è quella delle unioni civili. in cui finalmente pare che la politica italiana si sia ricordata che questo è uno stato laico e non religioso.
perché come sempre il vaticano tuona e sbraita, sputando sentenze sul fatto che in questo paese non si ha rispetto per la famiglia tradizionale, vero pilastro della società italiana, che si deve ricordare che solo rispettando questo sacro istituto si può mantenere una solidità morale, ed altre panzane simili.
quello che mi fa veramente uscire di testa è proprio questa loro ossessione per la loro famiglia che deve essere imposta per legge a tutto lo stato.
dove sta scritto che la famiglia tradizionale cattolica romana deve essere per forza la famiglia tradizionale italiana? perché da sempre questa è la tradizione? allora siccome fino a qualche anno fa il vaticano aveva ancora la legge sulla avremmo dovuto mantenerla anche noi visto che era tradizione? diciamo finalmente le cose come dovrebbero stare.
il vaticano è il vaticano, un piccolo stato largo pochi chilometri ed abitato soprattutto da persone che di famiglia non sano un bel niente, li la legge del loro presidente, cioè del papa, è legge di tutti, ed è una legge che impone cose sempre uguali da secoli.
qui siamo in Italia, una nazione che fonda il suo governo sulla laicità e che dovrebbe fare leggi dettate dalla laicità dello stato, non dalla religione di uno stato posto al suo interno. e se la laicità riconosce il diritto di ogni persona di crearsi una famiglia, di vivere la propria vita in maniera compiuta e giusta, al di la della propria religione, del colore della pelle o del sesso, allora non può essere un'idea limitata e ormai desueta ad imporre la propria voce, bensì la giusta aria di rinnovamento che oramai spira per tutta l'europea.
le persone devono essere libere di creare una famiglia come più gli si addice, nel rispetto della dignità e del benessere dell'altro, o degli altri.
la famiglia laica dovrebbe essere una famiglia in cui le persone ivi sono riunite, si rispettano, si proteggono e si supportano, nel pieno rispetto dell'altro, nella coscienza del dovere di essere responsabile dell'altro, nell'amore e nella comprensione. e non credo che queste caratteristiche siano tipiche solo di una famiglia composta da un uomo ed una donna.
anzi.
è oramai dimostrato da secoli di famiglia tradizionale cattolica romana, che la famiglia composta da un uomo ed una donna, non è assolutamente sinonimo di stabilità e sicurezza.
riporto rapidamente un articolo che parla delle statistiche sulle violenze domestiche
 
"Per gli studiosi dei fenomeni criminali le violenze e gli omicidi in famiglia non sono certo delle novità. Le violenze subite nei luoghi più intimi e dalle persone più care, sono denunciate poco, anzi pochissimo e un terzo non sono mai state raccontate.
Sono 6 milioni 734.000, pari al 31,9% le donne tra i 16 ed i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita:
  • 18,8% le vittime di violenze fisiche,
  • 23,7% le vittime di violenze sessuali,
  • 4,8% le vittime di stupri o tentativi di stupri.
Negli ultimi dodici mesi sono 1 milione 150.000 le donne che hanno subito violenza, pari al 5,4% delle donne dai 16 ai 70 anni. In particolare il 2,7% delle donne ha subito violenza fisica, il 3,5% violenza sessuale e lo 0,3% stupri o tentati stupri. "
l'articolo prosegue qui per continuare a vedere le statistiche
 
e stiamo parlando di famiglie tradizionali, in cui come si vede non è assolutamente sicuro che ci sia il rispetto e l'amore che dovrebbero essere alla base di una famiglia. quindi è questa la famiglia di cui tanto si vantano i cattolici? è questa la famiglia tradizionale di cui parlano?
oppure è la famiglia che senza giungere a questi limiti di violenza decide di scoppiare prima e di dividersi, magari rispettando la crescita di poveri figli che così evitano di vedere il padre e la madre scannarsi.
anche i questo caso si può dare una occhiata alle statistiche nazionali sul livello dei divorzi e delle separazioni. come si può vedere dal 2008 al 2012, data ultima delle rilevazioni ISTAT le separazione ed i divorzi hanno avuto un netto aumento; certo dal 2011 al 2012 c'è stato un piccolo decremento, ma sulla somma complessiva mi sembra che la flessione sia meno importante del continuo aumento nel corso del tempo.
e stiamo sempre parlando delle famiglie tradizionali di cui la curia tanto parla.
ma con questo, vogliamo forse dire che le famiglie non tradizionali, cioè composte da due persone di stesso sesso, o magari da più di due persone, sono più stabili?
assolutamente no.
non sono ne più stabili ne a prova di bomba. come ogni rapporto emotivo, è soggetto a possibili drammi, cambiamenti, tragedie, divisioni.
quello che vogliamo dire invece è proprio quello che salta agli occhi: i due diversi tipi di famiglie sono uguali, hanno la stessa possibilità di essere eterne o di finire dopo nemmeno un anno, di essere felici o di vivere di liti, di avere al proprio interno l'armonia e l'amore, o di avere il germe della violenza.
sono proprio quello che dovrebbero essere: famiglie.
ed allora ?
allora le famiglie composte da persone dello stesso sesso, hanno diritto di esistere quanto quelle composte da due persone eterosessuali, ne hanno il diritto, ne hanno la dignità e ne hanno le caratteristiche.
parlando anche dell'adozione dei bambini, che viene permessa, anche se con fatica, alle famiglie tradizionali cattoliche romane ma non a quelle di diverso tipo.
chi ha detto che i bambini con due genitori eterosessuali sono più felici, sono più stabili e hanno più sicurezze? chi ha detto che non corrono il pericolo di avere deviazioni sessuali, o di avere problematiche cognitive, mentali o sociali?
se fosse vero che le famiglie eterosessuali danno tutte queste sicurezze non avremmo tanti problemi sociali di giovani alcolizzati o di giovani violenti al giorno d'oggi, non esisterebbero persone con diversi interessi sessuali, non ci sarebbero deviazioni dalla norma istituzionale e vivremmo tutti felici e contenti incasellati in delle parvenze di normalità.
voglio forse dire che se invece quei ragazzi erano in una famiglia omosessuale era meglio?
no assolutamente.
 voglio dire che una coppia omosessuale, può dare ai bambini che sono all'interno della loro famiglia, la stessa protezione, lo stesso amore, la stessa felicità che può dare qualsiasi altro tipo di famiglia.
i bambini sono di solito il frutto dell'amore tra due persone, ma ancora di più, i bambini di una famiglia omosessuale, dato che spesso si tratta di bambini adottati, a meno che non siano i figli di una precedente relazione etero, sono bambini fortemente desiderati, e per questo fortemente amati, e mantenuti con una grande attenzione perché spesso accuratamente monitorati dalle strutture che permesso l'adozione.
insomma tirando le somme, quello che voglio far capire, è che la famiglia, è un istituto che si forma al di la della religione, che per la sua ristrettezza si limita a boicottare le diversità, è una unione tra persone che decidono di mettere in comune la propria vita e le proprie esperienze, e di percorrere assieme un tratto di strada, di collaborare per la creazione di qualcosa che da due unità ne crei una diversa che le racchiude ma che per sua formazione è unica, diversa e speciale. una famiglia sono esperienze, sono conquiste, sono emozioni e sentimenti, canalizzati in una struttura che rappresenta la sicurezza e la stabilità per chi ne fa parte. una famiglia vuol anche dire educazione per i figli che ne fanno parte, stabilità e sicurezza, amore ed accoglimento
.
una famiglia può anche finire, e lo può fare chiunque sia che la compone, qualunque sia la sua durata e comunque sia nata.
e non è una fascetta di metallo, o un certificato di carta che ne sanciscono l'esistenza, ne quegli stessi oggetti ne benedicono l'eternità.
una famiglia è fatta dai componenti, e dai sentimenti che li
legano. solo questo può dire come e quanto durerà quella famiglia e di che tipo sarà. e nessuna legge potrà mai impedire che se ne formino di diverse dal modello imposto, perché il modello è proprio quello: solo e soltanto una forma astratta di imposizione. la realtà non è un modello.
besos

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