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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

facciamo polemica

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facciamo anche oggi un po di polemica che ci stà bene. io vengo da Grosseto, una piccola cittadina molto provinciale della bassa toscana. è una bella cittadina anche se è la morte sociale: pulita e tranquilla, ha una popolazione che vira all'anziano ma non manca di nulla. venendo da una realtà del genere si capisce come una città della categoria di Roma possa accecare nelle sue mille luci. però è anche vero che proprio venedo da una realtà del genere si vedo le mille storture che non ci si aspetterebbe da una grande ed evoluta metropoli, o almeno da una città che vorrebbe essere riconosciuta come tale. parlo di piccole cose, come che so la carta di identità tipo card che a Grosseto fanno da anni e che ancora non sanno cos sia a Roma, parlo di computer in rete in ospedali piccoli come Massa, vicino a Grosseto, mentre a Roma un reparto non sa cosa stia facendo la sua sala operatoria, e la segreteria non sa gestire nessuna delle due, senza parlare dello spreco assurdo di carta

anche oggi moriamo un poco

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anche oggi come ogni mattina, giunta al lavoro prima di cominciare ad immergermi in cifre ed orari ho dato un ascorsa al giornale, tanto per tenermi aggiornata, ed anche oggi purtroppo mi sono ritrovata di fronte alla solita storia di maltrattamenti, dolore e morte in una coppia, con lei dalla parte della vittima, anche se questa volta prima di morire lei ha preferito uccidere lui. inutile fare nomi o dare riferimenti, ogni giorno si possono trovare su qualsiasi giornale storie uguali a questa. lei che si innamora di lui, e lui che, prima, si mostra come una persona tranquilla ed equilibrata, almeno fino a che non scatta il senso di possesso che lo fa diventare una bestia, perchè solo di bestie si può parlare, con tutto il rispetto per le bestie. un violento che per dimostrare la propria superiorità, il proprio dominio in casa, o per sfogare le proprie frustrazioni, usa la donna che gli stà accanto come mezzo di sfogo, come oggetto, come pungiball. o peggio una persona che acc

UN SOGNO

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stanotte ho sognato di essere morta. ero di fronte al ponte sull'arcobaleno, quello che divide la terra dei vivi da quella dei morti per gli animali. lo attraversavo e dall'altra parte, ad aspettarmi, c'erano quegli animali a cui ho voluto molto bene nella mia vita. c'era prima di tutto Molly, la mia bellissima Pastore Torvonou, il cane della mia infanzia, che ho avuto quando avevo un anno e che è cresciuta con me come una sorella, intelligente al punto che se avesse potuto parlare sarebbe stata meglio di molti umani che ho conosciuto. era di nuovo nella sua giovinezza, bella come il sole, bionda come una svedese, con zampe agili e leggere, piena di voglia di correre e giocare. accanto c'era Drago, il mio Maincoon trovatello, il gatto più bello del mondo ed anche lui di una intelligenza particolare. bello come era nei suoi momenti migliori, col folto pelo rosso ed oro che si muoveva piano nel dolce vento, la lunga e spumeggiante coda a punto nterrogativo come s