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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

IL MARE DENTRO DI ME

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il mare su di me ha sempre fatto un effetto estremamente calmante. è come se facesse parte della mia vita, e se non posso vederlo fisicamente, è sempre nei miei pensieri. spesso, quasi sempre per la precisione, per addormentarmi mi immagino mentre lenta sprofondo nel mare, un mare accoglente, caldo, che mi fa sentire sempre protetta e sicura. il mare che vedo io, nei miei sogni, non è quasi mai un mare chiaro, limpido, da scogliera corallina per intenderci. no, il mare in cui sono immersa io è un mare torbido, illuminato dall'alto da lame di luce verdastra, non scuro, no quello mai, ma di una lunimosità diffusa, verdastra, quasi lattea. un mare in cui nuotando intravedo le sagome di navi affondate, di scogli e di altri pesci che come me nuotano indistrubati in quelle calde acque protettive. un mare, quello che mi accompagna da sempre, in cui a volte mi perdo in foreste di diatomee scure, a volte inseguo pesci per gioco. salgo di rado sulla superficie del mare, perchè i

TORNANDO ALLA PSICANALISI

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condivisione. che bella parola. una parola che riempie le orecchie, rotola leggera sulla lingua, evoca impressioni di vicinanza e di assistenza. il concetto è al quanto più difficile da applicare, almeno per quanto riguarda me e il mio privato. la dottoressa ieri mi ha detto che dovrei parlare, con gli altri chiaramente, dei miei problemi, perchè condividere fa bene, aiuta a scaricare dalle proprie spalle il problema, a condividerlo, appunto. questo blog quando è nato, oramai qualche anno fa, era stato creato proprio a questo scopo: siccome non riuscivo a condividere fisicamente i miei problemi, mi era stato consigliato di condividere con il volto impersonale del web, per aiutarmi comunque in qualche maniera. non è più facile nemmeno qui per me condividere, è come se un nucleo duro della mia anima si fosse cristallizzato. riesco ancora a condividere i miei problemi con LUI, a fatica, perchè anche quello ora mi risulta faticoso. ma bisogni pur provarci no? e che cosa cond

DIFFICOLTA' GIORNALIERE DI NOI DEL CENTRO

i problemi economici che stanno assilando il nostro paese sono sempre peggiori e sempre più difficili da affrontare. le famiglie si ritrovano sempre più con l'acqua alla gola e con difficoltà ad affrontare le spese della vita quotidiana, inevitabili per poter sopravvivere ed avere un tetto sopra la testa, oltre che per vestirsi, andare al lavoro. ed i giorenali riportano sempre nuovi balzzelli, sempre nuove problematiche che spaventano ancora di più. quando leggo queste notizie inevitabilmente mi vien da pensare a mia madre che vive con 410 euro di pensione, e che deve andare a vivere su al nord, in provincia di Bergamo per riceve un trattamento umano che le permetta di vivere con quella cifra irrisoria. qui a Roma vivrebbe sotto un ponte o in casa mia, perchè da sola non potrebbe nemmeno fare la spesa per tutto il mese con quella miseria, figurarsi riuscire anche a pagarsi la benzina per spostarsi, le spese per la casa, e quanto altro può servire ad una persona per sentirsi un

LA TELEVISIONE SPAZZATURA COLPISCE ANCORA

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Qualcuno, forse più furbo di me, può trovare un collegamento tra i Templari e l'affondamento della Costa Concordia? nemmeno a me sembrava che tra le due cose ci fosse nulla a che spartire. almeno fino a ieri sera, quando zappingando prima di coricarmi, sono incappata in quella trasmissione che considero demenziale che corrisponde al nome di "MISTERO". una accozzaglia di sensazionalismi su base inesistente e di ipotesi campate in aria che si susseguono di speciale in speciale all'interno di un format che mantiene persone che altrimenti non potrebbero lavorare. questo più o meno è quello che ho sempre pensato del programma. ieri poi ne ho avuto la conferma assoluta. sullo schermo è comparso il misterioso Adam Kadmon, l'uomo che deve vivere nascosto a causa delle sue tesi che altriementi ne metterebbero in pericolo la vita ( e qui mi sorge il dubbio sul fatto che la gente abbia veramente poco da fare se per le sue ipotesi strampalate c'è qualcuno che perd

IL DIFFICILE LAVORO DI ANDARE AVANTI CON IL POCO CHE SI HA

oramai è indubbio. l'italia è diventata veramente invivibile. i soldi che prima prendevamo come stipendio ora non valgono nulla e non sembra che la cosa debba migliorare; i pochi soldi che avevamo messo da pare ci sono stati smezzati dalla  crisi che ci ha lasciato quasi in ginocchio, mentre la speranza di potersi un giorno fare una casa propria, un proprio posto diventa chimera sempre più irragiungibile. e non ci sono magici aiuti che vengono a sollevare le nostre sorti. i lavori sono sempre più difficili da ottenere, e se si ha si deve sperare di non perderlo. sono sempre più sottopagati e non permettono a volte di mantenere una casa o una vita autonoma. fortuna chi ha un compagno, o compagna, perchè due stipendi, per quanto precari , permettono di avere una vita se non proprio agiata almeno autonoma, altrimenti il destino è quello del "bamboccione" come è stato carinamente definito colui che vive ancora in casa con i genitori, senza tenere conto che per uscire di

RIENTRIAMO AL LAVORO

il rientro al lavoro è sempre ostico ma in questo periodo stà diventando per me veramente duro affrontare ogni giorno quella fatica anche minima che richiede l'andare al lavoro. so che c'è chi non ha lavoro e che penserà ma di che si lamenta quella. ne sono pienamente cosciente e sono anche contenta di avere un lavoro tanto tranquillo e leggero che mi permette di essere fatto senza lo stress che avevo prima, in sala operatoria. però lo stare per sei o nove ore il ufficio, con la schiena che a volte vorrebbe tanto potersi stendere mentre le ernie giocano a rimpiattino lungo la spina dorsale, con l'anca che nella sedia, per quanto comoda, si sente disperata, il pomeriggio che si dilunga infinito e la stanchezza che mi sommerge. anche il bagno sembra lontanissimo per la gamba inrigidita. oltre tutto vengo da quasi un mese a casa in malattia dopo l'intervento, e da questo lungo periodo di festa che si è protratto con qualche aiutino come una feria qui ed una la. ed ecc