E L'ESTATE NON SE NE VA

Fa di nuovo troppo caldo.
sapete quale è la differenza tra molto caldo e troppo caldo qui a Roma? le cicale.
quando uscendo dal lavoro, sentite le cicale che friniscono imbestialite sui tigli che si trovano lungo la strada, allora è veramente troppo caldo.
certo ci sono anche altri piccoli indizi, come il colare sudore come se si fosse appena usciti dalla doccia, il non riuscire a tenere gli occhi aperti per il calore che ti frigge le pupille, la spossatezza che ti prende appena metti il naso fuori dalla porta del lavoro.
da quando sono qui a Roma onestamente sono tutte estati calde ed afose, ma ultimamente sono delle estati in cui mi chiedo se riuscirò di nuovo a vedere l'autunno giungere e portare finalmente via tutto questo insopportabile calore.
poi quello che veramente mi manca è che quest'anno non sono riuscita nemmeno una volta a fare un bagno in mare, posso solo sperare che a settembre ci sia ancora un caldo tale che mi permetta di fare una scappatina al mare.
so che se continua a salire la temperatura sono veramente sull'orlo del collasso fisico e mentale, un esaurimento da cui non mi posso salvare.
ma cosa sarà: sono io che sto invecchiando o sono tutti ridotti all'insopportazione per quanto riguarda questa temperatura? io so solo che ci sono momenti in cui l'espatrio verso lidi del nord, come la Finlandia, Islanda ed altri paesi simili mi appare sempre più invitante come cosa.
se però tutta va come si deve domenica finalmente me ne vado in vacanza e se tutto rimane come ora lassù, dalle parti di mia madre la temperatura è accettabile e confortevole. certo mi porterò anche il costume ma io spero veramente di mettere il maglioncino, altro che il costume.
e poi magari quando andrò in svizzera potrò trovare una temperatura anche migliore.
o almeno spero.
oltre che contare i minuti che mi separano da quel momento, devo anche pensare ad un sacco di cose per prepararmi alla partenza: la pre partenza è assolutamente più stressante di tutto l'anno di attesa.
va be, dopo questa serie di sproloqui della serie si stava meglio quando si stava peggio, non esistono più le mezze stagioni ed altro vi auguro buona notte e spero di svegliarmi domani mattina, che sono di nuovo di mattina, e pure di sala.
a ninne.
P.S.
ho stampato la pallete della sciarpa!!! ora devo solo cercare la lana e poi comincia la lunga avventura della sciarpa.

Commenti

Adriano F. ha detto…
Non sei la sola a soffrire il caldo, porca putrella.
E basta parlare di sciarpe che la sensazione di afa aumenta :)

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