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Visualizzazione dei post da 2009

Un buon Natale per tutti

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spero vorrete scusarmi se ho prima dato la precedenza a chi mi sopporta tutto l'anno e che per una volta da diritto a tutta la mia attenzione, ma ora eccomi a voi. il natale è oramai alle porte, mancano solo due giorni alla vigilia, che per me è il vero inizio del natale, il momento in cui si sta co tutta la famiglia , si mangia, s gioca e si attende la mezzanotte per aprire i regali auguro a tutti voi che avete la pazienza di leggermi una splendida serata di festa di gioia e di allegria. io sarò reperibile, ma spero di riuscire a godermi la festa anche se sarò senza il resto della famiglia: avrò comunque al mio fianco chi per me conta più di tutto. Godetevi questa notte, perché carica di magia, e riempie i cuori di una energia che vi aiuterà ad andare avanti nel resto dell'anno quando piano piano, i problemi, e dolori e pensieri vi trascineranno sempre più giù, nella realtà. Che il vostro cuore si riempia di vera gioia, che i doni che riceverete siano belli e piacevoli, che tu

Un buon Natale per uno solo

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Forse perché mi sopporti in ogni giorno del'anno, ma ancora di più, mi sopporti in questo periodo in cui perdo la testa e torno bambina, con alti e bassi, con gioie e tristezze, con mille voglie e mille desideri. forse perché anche se il tempo passa, e gli anni scorrono sempre più veloci uno dietro l'altro, tu rimani lo stesso, con le tue particolarità ed i tuoi sofismi, con i tuoi difetti ma anche i tuoi tanti pregi, con il tuo impegno per la nostra vita assieme. forse perché io nonostante mi senta sempre più un rudere che attraversa il mare del tempo perdendo i pezzi lungo il cammino vicino a te riesco a sentirmi sempre come tredici anni fa, piena di voglia di fare e di creare, piena di curiosità e di idee. forse perché sei l'unico che riesce veramente a riempire tutti gli spazzi vuoti e che, quando mi è vicino, riesce ad allontanare quel devastante senso di vuoto che a volte rischia di travolgermi. forse per tutti questi motivi, o per altri mille diversi che non riesco a

siamo tutti un po più ecologici

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cerco di evolvere il mio spirito ambientalista il più possibile nel limite delle possibilità che mi vengono offerte dalla mia città e dal mi budget, anche perché a volte essere ambientalista costa. però ci provo. vado con i mezzi e quando devo usare la macchina, ho una macchina che va a GPL, meno inquinante oltre che meno caro a comprarsi, ma la macchina è venuta quasi duemila euro di più, alla faccia dell'economico. faccio la raccolta differenziata e sciacquo i contenitori da quando mi è stato detto di farlo, però mi rendo conto che, a parte la molta poca voglia di fare attenzione a queste cose dei miei concittadini, non c'è nemmeno una grande opera di pubblicità a queste semplici manovre. vi faccio un esempio semplicissimo, così ne approfitto per fare anche della pubblicità al servizio. da questo mese hanno cominciato a fare il riciclo anche del tetrapak che fino a ieri era da gettare nel cassonetto verde del non riciclabile. quale è l'inghippo? che non si capisce bene qu

nuova sera nuovo ristorante

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rieccoci alle romantiche passeggiate serali per le strade di Roma (anche se ho ancora due ristoranti di cui parlarvi in Sicilia) con l'umido della pioggia passata che bagna i marciapiedi ed un fresco che finalmente fa respirare. in queste auree condizioni abbiamo voluto provare un nuovo ristorante. si tratta del BARAONDA, posto in via delle cave, un posticino che si pubblicizza come bisteccheria pizzeria ristorante, con tavoli fuori e dentro ed un forno a legna ben visibile da fuori che invita a provare. accettano pagamenti sia con bancomat che con postacard quindi non ci dovrebbero essere problemi se vi impensierisce il metodo di pagamento. una volta entrati l'ambiente è piacevole ed accogliente, colori caldi alle pareti, un assortimento di oggetti appesi che giustifica il nome, una bella collezione di copie di Botero alle pareti in alto, tavolini piccoli un po troppo stretti ma sicuramente intimi. le cameriere sono cordiali e gentili anche se spicce. ci sono anche tavolini da

in memoria dei nostri soldati

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In ricordo di chi è morto per il proprio dovere: Memoria ed Onore tenente Antonio Fortunato primo caporal maggiore Matteo Mureddu primo caporal maggiore Davide Ricchiuto primo caporal maggiore Massimiliano Randino sergente maggiore Roberto Valente primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami

la rabbia di chi lavora male

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Rabbia, rabbia, rabbia. forse oggi dico cose che non dovrei dire ma mi sono veramente stufata oltre ogni limite, sono arrivata al rosso. sono così arrabbiata con questa maledetta amministrazione del Policlinico Umberto Primo, di Roma che se mi trovassi tra le mani qualcuno di quei maledetti giuro che gli cambierei i connotati. in questo postaccio il rispetto per il lavoro di chi è assunto è veramente nullo, a nessuno importa niente di alleviarti un minimo la vita, visto che già si lavora in modo disagevole e con turni del cavolo. ed in più ci hanno messo anche questa maledetta rogna che ci complica ancora di più la vita, infischiandosene dei disagi che causa, tanto noi siamo solo dipendenti e dobbiamo abbassare la testa e basta. sono veramente incavolata a morte. il fattaccio è quello del posteggio macchina. fino all'anno scorso i dipendenti potevano entrare nel recinto ospedaliero e parcheggiare all'interno per il turno di lavoro e la cosa era ben più agevole per coloro che fa

ristoranti siciliani 3

il nuovo ristorante del gruppo si trova a Palermo, nel centro, dalle parte del palazzo dell'Inquisizione. si chiama Paninfarinah, e si trova proprio fianco a fianco con il ristorante "al Covo dei Beatipaoli" dove avremmo in teoria dovuto andare. in realtà un cameriere con una manciata di biglietti da visita ci ha intercettato fuori dalla porta e ci ha abilmente indirizzato verso il primo tavolo a disposizione. devo dire che il primo impatto, in una serata di un caldo appiccicoso e pesante, con il padrone che ci diceva che, era spiacente ma l'aria condizionata era saltata, be non è stato proprio eclatante. però il panorama è bello, con il giardino di fronte e le fronde degli alberi che quasi coprono la parte di strada antistante, il palazzo dell'Inquisizione come sfondo, alla fine ci hanno convinto e ci siamo seduti. noi siamo arrivati relativamente presto, per la media delle cene a Palermo quindi c'era poca confusione e all'inizio ci hanno serviti con una

ristoranti siciliani 2

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il secondo ristorante si trova sempre a Sciacca, e si chiama Al Porticciolo . si trova sul Lungomare Falcone E Borsellino, non in una posizione troppo facile da vedere ma ben posizionato, prospicente l'acqua, con solo la murata del porto di fronte. il locale è arredato in uno stile vagamente marinaresco, fa sia pizza che ristorante. Ha i tavoli esterni, anche se pochi e stretti sul laterale del locale, mentre dentro ha a disposizione sia lo spazio che l'aria condizionata , che rendono il tutto più piacevole, anche se viene a mancare la vista. per i maniaci dello sport ha anche un mega schermo a disposizione . siamo arrivati anche piuttosto affamati ma devo dire che ci hanno fatto sedere subito quindi nulla da dire sulla velocità. peccato che il cameriere fosse abbastanza antipatico, con un atteggiamento da vi faccio un piacere che mi ha indotto a dare subito un giudizio meno positivo al tutto. Come al solito abbiamo ordinato un antipasto assortito che era buono ma devo dire

Ristoranti siciliani 1

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essendo stata in Sicilia per vacanza ed essendomi trovata benissimo potrei diffusamente parlare delle cose che ho visto e fotografato ma essendo una epicurea credo che una bella descrizione della Sicilia si possa dare anche parlando dei suoi ristoranti, senza contare che magari se andate anche voi vi può fare comodo sapere qualche dritta. Per primo parlo di un ristorante di una certa classe. si trova a Sciacca e si chiama Porto san Paolo. si tratta di un bellissimo ristorante su due livelli, che nella parte bassa si occupa di pizzeria e nella parte alta prettamente di ristorante, carne e pesce, ma soprattutto i primi. Il servizio è assolutamente impeccabile, da ristorante di una certa classe, il pesce è freschissimo , come ci si può aspettare da un locale la cui terrazza si affaccia sui pescherecci che rientrano con il pesce fresco. ci siamo stati la prima sera di permanenza a Sciacca e devo dire che come primo impatto con la cucina del luogo è stato senz'altro affascinante .

l'estate stà finendo...

ed alla fine sono finite anche per me le vacanze. una cosa devo dire: mai fatte vacanze così stancanti, ma forse sono io che oramai mi stanco per un nonnulla. le mie ferie sono partite con una domenica passata a ripulir e casa da cima a fondo e con una temperatura che si aggirava sui quaranta gradi: giunti a fine giornata avevamo anche la cena per il compleanno di LUI e pensavo di non restare sveglia tanto ero stanca. il giorno dopo sveglia all'alba per un giro di documenti e uffici perché finalmente LUI ha cambiato residenza ed ora è ubicato a casa mia: sarà un bene? almeno prima se mi scocciavo potevo dirgli torna a casa tua... ora che gli dico, vattene da casa nostra??? non suona altrettanto bene. il resto della giornata, con una temperatura altrettanto inclemente è passato finendo di mettere a posto e di preparare i bagagli per la partenza. il crollo fisico serale era inevitabile. il martedì via, si parte e si va a Pisa, ridente cittadina toscana a ben cinque ore di macchina

un'altra estate

come ogni anno è arrivata l'estate e come ogni anno sono arrivate le tanto agognate ferie. un periodo che sembra sempre troppo breve ed n cui seriamo di ritrovare quelle sperdute energie di cui sentiamo disperatamente la mancanza per andare avanti. anche io, come tutti aspetto contando i minuti che mi separano da domani pomeriggio, orario fissato nella mia testa per l'inizio della ricerca di questa rilassatezza, di questa tranquillità di cui sento sempre più il bisogno. questo anno poi in modo particolare, perché la stanchezza fisica si accompagna anche ad un senso di scollamento che devo trovare il modo di correggere, ed a un bisogno di riavvicinamento con LUI che si deve soddisfare ad ogni costo per continuare ad andare avanti tranquillamente. è stata una strana annata questa che ci lasciamo alle spalle senza grandi crisi ma piena di piccoli intoppi, di noiose divergenze, di fatiche giornaliere, che alla fine ci hanno provato come se fossero state calamità nazionali. a parte

NUOVO RISTORANTE

alcune sere fa, colti dalla voglia di passare una domenica fuori abbiamo deciso di girare fino a che non trovavamo una pizzeria ristorante che ci convincesse, ma vi assicuro che non è così facile trovare qualcosa che possa soddisfare le proprie esigenze. alla fine sulla Tuscolana , vicino alla metro Porta furba, abbiamo visto una pizzeria che spesso avevamo intravisto ma mai veramente notato. spinti più dalla curiosità che dalla convinzione alla fine abbiamo deciso di provare la loro cucina e siamo entrati. si tratta della pizzeria YAM YAM , in via dei Lentuli , e la si nota per la grande insegna blu. appena giunti siamo stati favorevolmente impressionati dalla sollecitudine dei camerieri che si sono prodigati per creare un posto per due dove tavoli non ce n'erano. il locale ha delle sale interne, disertate in estate avendo il forno a legna proprio affacciato sulla sala grande, ed un largo patio con i tavoli esterni in cui ci siamo accomodati. purtroppo la sollecitudine è fi

sconvolgimenti

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il tempo è impazzito oramai da parecchio tempo, se mi scusate il gioco di parole. ma come in questi giorni onestamente non me lo aspettavo proprio. la mattinata piena di sole un caldo che non si respira, poi nel primo pomeriggio le nuvole e nella serata trombe d'aria e chicchi di grandine che se uno ci sta sotto si fa anche male. e siamo in piena estate. è un tempo così strano che ben si adatta alla mia strana situazione psicologica, in cui a volte mi sento bene, contenta e abbastanza soddisfatta di me e della mia vita, per sentirmi sotto un treno solo pochi minuti dopo. sarà per questa maledetta mandibola che mi sono slogata oramai tre settimane fa e che continua a farmi male come fosse il primo giorno, anzi volendo vedere ho avuto momenti migliori appena slogata. sarà che mi sento particolarmente empatica in questi giorni per cui quello che mi succede intorno mi riverbera come un diapason, e quindi mi sento sconvolta per il disastro di viareggio come se fossi stata io a non revis

IN MEMORIA DI MICHAEL JAKSON

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il 25 di giugno, alcuni giorni fa, è morto Michael Jackson, a soli cinquant'anni d'età. Ho voluto aspettare qualche giorno prima di scrivere anche io qualcosa sia per far passare l'onda di parole che vengono dette subito dopo un evento di questa portata, sia per far un po' di ordine nei miei pensieri, per capire fino in fondo quello che provo nei confronti di questa notizia. Perché è assolutamente innegabile che questo evento mi ha colpito. Non sono mai stata una fan sfegatata di MJ, ma ho sempre amato le sue canzoni, e ho sempre provato una profonda tristezza per questa figura di uomo fragile e dolente che rappresentava. Ricordo ancora quanto amassi quel giovane dei tempi dei Jackson 5 o del primo album solista: era bello come un giovane adone, con un sorriso splendido e io lo adoravo. Erano i primi video che passavano in televisione e lui era uno dei miei preferiti. Si può dire che sia stato una presenza quasi costante nella mia vita, come nella vita di chiunqu

una nuova speranza

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ieri è stata una giornata particolare: una giornata in cui dopo tanto tempo mi sono di nuovo sentita carica e piena di energie, come non mi succedeva da tempo. ieri dopo lungo tempo e lunghe trattative sono stata per la prima volta al Gruppo storico Romano, un gruppo che si occupa di rievocazione del periodo del primo secolo dopo cristo, ed ho tenuto una specie di lezione/conferenza/botta e risposta sul costume nelle sue varie esposizioni nel periodo romano. mi sono lungamente preparata, ho fatto ricerche acquistato e letto libri, accumulato materiale, fatto disegni, il tutto in funzione di ieri sera ma quando sono giunta al dunque ero nervosa come un cavallo imbizzarrito. mi sono recata alla loro sede e sono rimasta colpita dalla bellezza e complessità delle strutture che hanno messo in piedi, c'è una grande profusione di impegno e lavoro che traspare da tutto ciò che si vede in quel campo. avevo un poco paura di quello che avrei potuto dire, della figura che avrei potuto fare,

recensione di ristorante: a volte anche io...

oggi una recensione su un ristorante: visto che ogni tanto ne frequento qualcuno ho deciso che ne darò una recensione ogni volta che ne visito uno nuovo, una piccola guida ai ristoranti di Roma, soprattutto , visto che di solito questi frequento, ma se capitasse, parlerò anche di quelli di altri luoghi. oggi parlo della "Osteria del Velodromo vecchio". si tratta di una piccola osteria posta nelle vicinanze della metro Colli Albani, su via di Genzano , un locale piccolo ma accogliente, silenzioso e tranquillo, dotato di un numero piuttosto ridotto di posti (38 coperti all’interno e di 20 all’esterno) e con un pergolato che rende estremamente piacevole il mangiare fuori in estate. la locandina dei piatti all'esterno è un inno alla cucina tipica romana, gnocchi, coda alla vaccinara , zuppa di ceci, trippa, cacio e pepe, e quanto altro si possa desiderare di tipico. il personale, che ho potuto vedere io ieri, è piuttosto limitato: il padrone che fa anche da cameriere e due

gli attrezzi del fai da te

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eccomi qui a cercare di mantenere fede al mio impegno. oggi parliamo degli attrezzi che sarebbe bene avere in casa per ogni evenienza. partiamo dalle cose più semplici. inanzi tutto importante avere sempre a portata di mano dei cacciaviti. esistono due tipi di cacciaviti: a stella e a taglio. sono importanti tutti e due i modelli perché si possono incontrare viti di ambo i tipi e non sempre presentano un doppio invito, cioè la possibilità di usare sia l'uno che l'altro dei cacciaviti che avete a disposizione. consiglio di averne almeno di due misure ambo i tipi quindi un cacciavite a taglio piccolo ed uno grande, stessa cosa per quelli a croce. soprattutto a croce vi troverete le vitarelle del computer, quelle della presa della abajour e delle prese elettriche, mentre piccole a taglio spesso sono quelle dei morsetti dei fili elettrici nella presa dell'abajour. oggi potete anche trovare dei set già pronti a prezzi non eccessivi, ma state attente al tipo di impugnatura, che d

rustrutturazioni marine

mi scuso se tra un post e l'altro faccio passare troppo tempo ma ultimamente ho la vitalità di una settantenne paraplegica e gli impegni di un ventenne sotto coca: considerando che al massimo mi posso permettere la cola ho dei problemi a far fronte a tutto comunque eccomi di nuovo qua. oggi rispondo alla interrogazione di una lettrice che mi fa una domanda specifica: mi sento emozionata come la prima sera di conduzione di San Remo!!! la nostra lettrice ci domanda(notare il tono professionale) che riporto " Ho una domanda:se tu avessi una casa vecchia, più o meno in riva al mare, da ristrutturare completamente, da dove partiresti?Quali sono, secondo te, i lavori di manutenzione primari?Questa casa necessita anche di aiuto negli impianti elettrici ed idraulici. Nonché tetto e "cappotto ". intanto ti dico che dipende dall'entità della ristrutturazione da affrontare: ci sono cose che non si possono fare da se, questo sono la prima ad ammetterlo, e ci sono competenze

Cambiamo una ruota con Kikka

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ultimamente mi guardo in giro e vedo sempre più ragazze che non sanno nemmeno come si fa una punta alla matita. sembrerò dura ma è colpa di mio padre: mi ha tirato su convinto che se sapevo fare un po di tutto non avrei dovuto uccidermi per riuscire a fare le cose, o spendere un patrimonio. ho quindi pensato di aiutare le malcapitate che ne avessero bisogno con qualche consiglio utile. oggi quindi mi dedico ad un argomento in particolare, che ogni volta mi fa sganasciare dalle risate: il cambio di una ruota. inorridisco al pensiero che ci sono anche uomini che per cambiare una ruota chiamano l'assistenza. una volta per avere la patente eri costretto a conoscere almeno un poco la macchina e le sue parti, a te accessibili, e non pretendo che una persona sappia come cambiare una testata ma come rabboccare l'acqua del radiatore, o cambiare una ruota si, che cappero!!! cominciamo dicen do che ogni macchina ha una ruota di scorta, chiamata ruotino, che si trova nel portabagagli. di s

un pensiero forse fuori dal coro

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ci sono tante cose che in questi giorni ci sarebbero da dire, cose che riguardano la gente, la vita, la perdita. cose che riguardano il terremoto dell'Abruzzo. il problema è che tanto, e spesso troppo, è già stato detto, ed aggiungere una nuova voce, che dice le stesse cose, che scade in una trita retorica, diventa per me un peso che non riesco ad affrontare. eppure non si può tacere, si deve fare qualcosa, oltre all'euro donato, alla spesa fatta e mandata, oltre a quello che di poco si riesce a fare stando qua. perché altrimenti ci si sente insufficienti di fronte a questa immane catastrofe. ed allora ho pensato di parlarne ribaltando il punto di vista, cercando una nuova prospettiva per farlo, qualcosa che fosse al di fuori della corrente. mi sono chiesta: e se ci fossi stata io li? se fosse successo a me? ho provato a vivere per qualche secondo nei loro panni per sapere se avrei potuto resistere a tanto. al pensiero che quello che in una vita mi sono riuscita a costruire, qu