vacaze: ancora vivi!!

rieccoci di nuovo all'assalto del modo dei blog, con nuove notizie dal fronte delle vacanze. dopo altri tre giorni eccoci di nuovo qui a raccontare i fatti nostri sul web, come se a qualcuno interessasse, ma tant'è sono cose vostre se non vi interessa: che ci fate qui??
va be, ho una nota un poco isterica nella mia mente, ma scusatemi, è la stanchezza che oggi mi taglia le gambe.
comunque cominciamo:
giovedì che 
abbi
amo fatto??? siamo andati a fare una nuova passeggiata, su di un sentiero che conduce ad un oratorio isolato sulla cima di un cocuzzolo, che si chiama San Defendente.
questa è stata una vera bella passeggiata, con poche costruzioni ad ammorbare la sensazione di natura non dico abbandonata e selvaggia, ma almeno solo un poco domata. la salita è stata dura per me, tanto che alla fine mi sentivo le gambe di lego, ma devo dire meno dura di quanto no ricordas
si la prima ascesa. l'oratorio purtroppo è chiuso e non si può visitare dentro, ed il fuori è abbastanza abbandonato, ma la vista è mozzafiato e merita assolutamente la fatica dell'ascesa, una vista che quando il cielo è limpido permette di vedere la costa che si estende dall'alta parte di montisola, con tutti i paesi che si aggrappano sulle sue coste.
uno spettacolo che 
purtroppo a noi è stato negato da una foschia al quanto noiosa, ma che comunque meritava.
la discesa 
non ha seguito lo stesso percorso anche perché un'altro tratto del sentiero natura si estendeva da San Defendente fino a Sovere da dove eravamo partiti inizialmente. la cosa divertente, se così vogliamo dire, è che a metà strada di ritorno c'era un bivio e LUI ha detto "da questa parte scende, quindi giriamo di lì"
meno male che a metà strada una vecchina ci ha detto la triste verità: avevamo toppato di brutto la direzione e stavamo scendendo verso il lago, quindi abbiamo dovuto riarrancare verso il bivio con me che buttavo i polmoni dalla stanchezza, ma che non potevo allentare altrimenti la vecchina ci raggiungeva.
e LUI che ghignava: ma che si ghignava il disgraito che io ci ho perso un paio di polmoni quasi nuovi!!!
venerdì era giorno di rinnovo della patente per MAMMA che finalmente è ritornata in possesso della sua sospesa per mancato rinnovo: una giornata un poco di cacca, con un'acqua che levava di sentimento e impediva di fare una bella passeggiata come si deve. oltre tutto LUI si è anche slogato una caviglia scivolando sull'ultimo grado delle scale quindi abbiamo optato per una giornata casalinga: pisolino lungo nel pomeriggio, serata di televisione e coccole, mal di testa e dolori vari che ci hanno costretto sul letto tutto il giorno.
niente di eclatante come gior
nata come dicevo.
sabato avrebbe dovuto essere più movimentata come giornata, perché dovevamo andare al mercato, ma che dire? quando la fortuna chiama...
appena giunti al mercato, dove dovevo anche fare degli acquisti ecco che la pioggia è cominciata a cadere copiosa. una pioggia parecchio forte e parecchio noiosa che ci ha spinto di nuovo a casa anche per sabato. due giorni buttati via che avrebbero potuto essere magari spese meglio se avessimo potuto muoverci ma che alla fine abbiamo passato poltrendo.
domenica grande giornata: era la giornata della festa della zucca a Sale Marasino, un paese sul lungo lago, car
ino e tranquillo come tutta la zona del resto.
siamo arrivato dopo pranzo, all'ora della pesa delle zucche, e ci siamo dovuto fare un tratto abbastanza lungo a piedi, per giungere fino al luogo in cui si svolgeva la festa ma è stato piacevole. li ci siamo ritrovati con un sacco di persone che portavano costumi piuttosto tirati via del peri
odo ottocentesco, ma si deve ammettere che almeno c'è stato l'impegno. 
le strade erano tutte addobbate con zucche di vario modello e dimensione ma il cuore della festa è stata pr
oprio la pesa dove c'erano zucche di oltre trecento chili che gareggiavano.
siamo stati almeno tre ore a girare per le strade, anche perché c'erano alcune cose molto interessanti, come la mostra dei mezzi 
di trasporto antichi, come i pullman e un treno a vapore molto belli, e le carrozze del 1930.
alla fine siamo tornati verso la macchina, ma io, incredibilmente ero l'unica che si muoveva bene ( il che è
 tutto dire ne???) quindi ho accelerato per andare a prendere la macchina, anche perché MAMMA era arrivata con il mal di schiena, e LUI aveva la caviglia che doleva.
il problema è tata la sorpresa che ho trovato alla fine: la macchina non voleva saperne di partire, come se avesse la batteria a terra. il bello è che si è fermata a metà strada nel senso traverso del termine, perché la macchina si è fermata mentre facevo manovra e e mi sono trovata in mezzo tra le due carreggiate. sono scesi in due a spingermi e grazie al cielo è ripartita, ma quando ho detto la cosa a MAMMA lei era al quanto titubante. allora che poteva essere???
una cosa bellissima. si è rotto il blocchetto di accensione, e quindi non ci poteva portare la mattina dopo a prendere il pullman per Milano e Lugano dove dovevamo andare lunedì e oltre tutto non ci potrà portare a Grosseto venerdì.
una vera mezza catastrofe che però più o meno abbiamo risolto.
stamane alle cinque e mezzo ci siamo alzati ed è cominciata l'odissea. ci siamo vestiti e lavati, abbiamo salutato mamma e per le sei e mezza siamo andati a prendere il pullman. e li che c'era scritto?? che sul pullman si saliva solo con il biglietto. che fare? siamo andati in paese, quei due tre chilometri, a piedi, ci siamo comprati i biglietti ed abbiamo aspettato il pullman che ci doveva portare ad Endine Gaiano.
giunti in questa ridente località che cosa dovevamo fare? attendere chiaramente. per la precisione die ore e mezza, fino alle nove e diciotto, orario previsto per l'arrivo del pullman per Milano.
a parte un cappuccino caldo appena giunti siamo stati seduti su una panchina al freddo ed al gelo, con l'acqua che veniva fine e gelida.
siamo alla fine scesi a Milano dove ci siamo comprati da mangiare e siamo andati a prendere il treno alla stazione centrale.
che sorpresa quando arrivando a Lugano ci siamo trovati in una splendida giornata di sole. il paese è veramente carino, un piccolo gioiellino di calma e tranquillità affacciato sul lago.
domani speriamo di vedere altro, ma fino ad ora devo ammettere che lo spettacolo è soddisfacente.

stop

Commenti

Anonimo ha detto…
Che odissea, alla faccia della vacanza tranquilla... Ma già il fatto di aver cambiato aria e di poter vedere panorami diversi è vacanza in fondo :D

Buone avventure svizzere!

Sarry

PS: come va la caviglia di Odo?

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